Facebook è da poco entrato nel gioco del check in, i servizi sensibili alla posizione geolocalizzata dagli smartphone degli utenti, e Foursquare, che finora dominava il campo, deve reagire violentemente. Il mercato è ancora piccolo, ma la crescita è rapidissima! Una risposta ai primi passi del gigantesco social network non si è certo fatta attendere e alla conferenza Picnic di Amsterdam il fondatore Dennis Crowley ha comunicato alcuni dei progetti prossimi al completamento della giovane, agile software house.
Al primo posto sulla “linea di produzione” abbiamo un sistema automatico di consigli, che si spera funzioni meglio dei vari suggerimenti che abitualmente Facebook ci propina in diversi campi. Molto presto Foursquare ci comunicherà luoghi interessanti, che ci potrebbero piacere in base ai nostri gusti, attività passate e abitudini dei nostri contatti. Al momento la feature è in fase di beta test tra i dipendenti... Va detto che il collaudo è molto importante. Se funzionasse male, sarebbe un rischioso autogol per il dinamico servizio di check in. Nessuno troverebbe facile perdonarli se venisse consigliato un posto orrendo in cui mettere piede!
La feature dei consigli potrebbe essere presto migliorata grazie ad un pacchetto di novità in corso di sviluppo. Una soluzione interessante potrebbe essere l’utilizzo del cosiddetto “geofencing”, ovverosia di aree specifiche che attivano automaticamente delle notifiche per l’utente in caso di ingresso: sarebbe certamente il meccansimo migliore per consigliare un posto a qualcuno senza “spammarlo”.
Allo studio c’è anche un algoritmo che è in grado di decidere se un utente può essere considerato un “esperto” in un determinato campo grazie alle proprie abitudini (parliamo di attività prosaiche, come lo shopping o il sushi, tanto per fare due esempi). I check in di questi “esperti”, infatti, avrebbero un peso maggiore ai fini dei suggerimenti.
Foursquare ha circa quattro milioni di utenti. E’ una userbase modesta, neppure paragonabile a quella di giganti come Facebook. In cambio, va detto, solo una compagnia giovane e dinamica può evolvere il proprio business con tale rapidità ed intelligenza.