L'Italia è sempre indietro nella diffusione della connettività veloce, ma il nuovo anno parte con una notizia bomba: è scaduto il decreto Pisanu. Finalmente locali pubblici e privati potranno offrire reti Wi-fi libere per l'accesso a internet.ù
“Chi vuole aprire un InternetPoint pubblico deve richiedere uno speciale permesso in questura”
La norma non c’è più – Lo hanno soprannominato mille proroghe il decreto che dal 1° gennaio 2011ha messo in pensione l’ormai famigerato provvedimento Pisanu che bloccava l’espansione degli hotspot wi-fi in Italia. Varato nel 2005 come misura anti-terroristica, il decreto complicava la vita a chivoleva offrire un hotspot pubblico a chi voleva sfruttare il servizio per navigare sul web senza dover attivare una costosa connessione 3G.
Nuove regole - Per ragioni di sicurezza resta ovviamente l’obbligo per chi vuole aprire un InternetPoint pubblico di richiedere uno speciale permesso in questura, ma se il nuovo decreto non verràstravolto in sede di conversione in legge l’eliminazione delle decine di obblighi burocratici farà fioriregli hotspot in tutto lo stivale. Per chi vuole collegarsi, basterà invece una rapida registrazione online,senza bisogno di presentare documenti o registrarsi con la carta d’Identità. Che sia la volta buona?