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Tempi duri per il file sharing. L’FBI - in collaborazione con il Dipartimento di Giustizia Americano - manda offline il “mega” regno di Kim Dotcom che finisce in manette in un’operazione anti-pirateria. Anonymous e i cyber utenti minacciano rappresaglie.
“Gli utenti annunciano ritorsioni e Anonymous oscura siti dipartimento di Stato Usa, Riaa, Mpaa”
Mega Operazione - L’FBI ha oscurato i siti di file sharing Megaupload, Megavideo e Megaporn e il suo proprietario - Dotcom - all’anagrafe il 37enne tedesco Kim Schmitz - è finito in manette, insieme ad altre tre persone, in Nuova Zelanda con l'accusa di violazione del copyright, associazione a delinquere, riciclaggio e altri reati connessi. Secondo le autorità statunitensi, il “mega” network del guru del file-sharing avrebbe causato almeno 500 milioni di dollari di danni per violazione del diritto d’autore, e altri 175 milioni in procedimenti legali da parte delle aziende coinvolte.
Pirati colpiti -Megaupload, da anni stabilmente nella top ten dei siti più frequentati al mondo, è stato oscurato, insieme ai suoi “mega” parenti, lasciando a bocca asciutta almeno 150 milioni di utenti. Il sito, per chi non lo conoscesse, offre - o meglio offriva fino a ieri - spazio gratuito per caricare file e poi condividerli online. Megaupload, secondo le associazioni dei produttori discografici e cinematografici Usa - come Riaa (Recording Industry Association of America) e la Mpaa (Motion Picture Association of America) - era uno dei sistemi più in voga per scaricare illegalmente tonnellate di musica e film.
Alleluia - Si sono, ovviamente, schierati a favore del provvedimento dell’FBI, Enzo Mazza, presidente della Fimi (Federazione Industria Musicale Italiana) che lo considera «un importante risultato nei confronti della lotta alla pirateria e soprattutto nello sviluppo dei contenuti digitali legali». Enzo Mazza illustra nel dettaglio il fenomeno nel nostro paese: «In Italia Megaupload era di gran lunga il servizio di file sharing più usato, con circa 1,7 milioni di utenti, contro i 990 mila di eMule.» Solo BitTorrent con 8 milioni di frequentatori batte tutti. Megaupload spesso veniva utilizzato per veicolare copie illegali di album non ancora rilasciati ufficialmente come, per citare i casi più «eclatanti», il brano di solidarietà Domani 21.04.09Artisti Uniti per l'Abruzzo e l'album Inedito di Laura Pausini.
Prima Guerra Digitale mondiale - Se da una parte c’è chi gioisce per la chiusura di Megaupload, Megavideo e Megaporn, dall’altra c’è chi ha già lanciato delle rappresaglie come Anonymous che ha oscurando i siti del dipartimento di Stato Usa, Riaa, Mpaa, e altre decine di domini.
Anche gli utenti “normali” sono sul piede di guerra e stanno organizzando un’offensiva su Twitter e Facebook, cercando di tenere alto il morale della cyber truppa, e scambiandosi, ovviamente, informazioni sui siti di file sharing ancora attivi e funzionanti per bypassare il problema.
Silvia Ponzio
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