È una storia che va avanti da almeno un anno: un tal Paul Ceglia sostiene di avere un contratto del 2003 firmato da Mark Zuckerberg che gli darebbe il diritto al 50% della proprietà di Facebook. Gli avvocati del social, però, dicono di aver trovato le prove della truffa.
“Facebook sostiene di aver trovato le prove della contraffazione del contratto nel computer di Ceglia”
Sono di Zuckerberg? - Paul Ceglia è una vecchia conoscenza di Facebook. Esattamente un anno fa, il “presunto” socio di Zuckerberg - un venditore di pellet per stufe di New York - fu accusato di non pagare i suoi clienti così iniziò a cercare tra i suoi vecchi documenti le risorse necessarie per saldare i debiti. E, guarda un po’, saltò fuori un contratto firmato nel 2003 da Mark Zuckerberg per la realizzazione del sito di Facebook che gli dava diritto al 50% del sito.
Solo una truffa - Facebook ha sempre sostenuto che si trattasse di una truffa e adesso dice di aver le prove che dimostrano che il contratto di Ceglia è un volgare falso. Gli avvocati del social hanno infatti ricevuto l’autorizzazione da parte del tribunale ad analizzare il computer di Ceglia e avrebbero trovato il “documento autentico” tra Facebook il CEO e co-fondatore Mark Zuckerberg e Ceglia. Gli avvocati affermano, però, di aver anche trovato una serie di documenti sull’hard disk e nella posta elettronica - che Ceglia avrebbe volontariamente nascosto al tribunale - e che proverebbero che si tratta di un documento contraffatto. Ceglia, tra l’altro, ha una storia di contraffazione alle spalle e già quattro diversi studi legali lo avrebbero “mollato” dopo aver visionato la sua documentazione. (pp)
Silvia Ponzio