Uno studio del Pew Research Center mostra come i social network aiutino a sviluppare relazioni sociali, non solo virtuali, basate sulla fiducia.
“Una ricerca mostra come gli utenti tendano a fidarsi degli amici virtuali sui social network”
Inchiesta online - L’indagine svela che gli utenti di Facebook hanno una grande fiducia nel prossimo. I ricercatori hanno intervistato un campione di 2.255 adulti sulle loro abitudini in materia di social network, tra cui: Facebook, MySpace, LinkedIn e Twitter. L’indagine, denominata "Social Networking Sites and Our Lives" mostra che l’80% degli americani usa regolarmente la Rete e che il 60% di questi ha un account su un network sociale. La parte del leone è giocata da Facebook, con il 52% del totale degli intervistati, seguito da Twitter, con il 33%, e dagli altri servizi online.
Fidarsi della rete sociale - Nella ricerca viene segnalato che, maggiore è la partecipazione a Facebook, maggiore è la fiducia nel prossimo che provano gli utenti del sito. E anche la partecipazione politica è incrementata dall’uso del servizio di Mark Zuckerberg: gli utenti americani di Facebook sono più interessati alla vita politica di chi non frequenta il sito. L’utente medio di Facebook, che utlizza il sito più volte al giorno, tende per un buon 43% in più, rispetto a chi non usa il servizio o a chi non utilizza la Rete, a fidarsi degli altri.
Chiave dell’economia? - Nella ricerca viene anche evidenziato come, nelle nazioni con un più alto livello di fiducia, come la Svezia, la Germania e gli Stati Uniti, le economie sono più stabili e forti rispetto ai paesi dove la fiducia nel prossimo non è considerata un valore morale: Congo, Sudan, e Colombia sono gli ultimi della lista. "Dove c’è una maggiore fiducia, c’è più prosperità”, dice Paul Zak, autore dello studio. E, come ha mostrato una ricerca del 2009 di Nielsen, intitolata “Global Online Consumer Survey”, anche tra i compratori la fiducia è un valore, non solo morale: le opinioni delle persone con cui si è in contatto e che si conoscono influenzano per la maggior parte le scelte di acquisto, seguite dalle opinioni online scritte da sconosciuti o altri utenti appartenenti alle comunità online, come Facebook. (pp)
Niccolò Fantini