Pericolo scongiurato. La concessione offerta da Facebook agli sviluppatori per permettere alle loro applicazioni di accedere al nostro indirizzo e numero di telefono è stata temporaneamente revocata. Gli utenti non hanno gradito e l’hanno fatto sentire forte e chiaro.
“Il rischio di una tale concessione è l’aumento di applicazioni spam”
Concessione sospesa - Facebook aveva comunicato la notizia con molta nonchalance sul suo blog per sviluppatori venerdì scorso. Più che un post era una bomba a orologeria. Era subito chiaro che il “lasciapassare” a dati sensibili come il numero di telefono e l’indirizzo dell’utente che installa un’applicazione sul suo cellulare avrebbe scatenato le ire dei più attenti ai rischi per la privacy. E a nulla è servita la precisazione di Jeff Bowen, l’autore del post, che la “sbirciatina” non era estesa anche ai dati degli amici presenti nella rubrica telefonica. Douglas Purdy, autore del post-rettifica, comunica ieri sera che la concessione è sospesa in attesa di miglioramenti.
Pericolo spam - Molti sviluppatori hanno gradito la notizia di poter accedere al numero di telefono e all’indirizzo degli utenti, altri invece hanno mostrato qualche perplessità. Il timore maggiore è l’aumento di potenziali applicazioni spam e il furto di identità. C’è chi dice che Facebook, prima di concedere una tale libertà di movimento alle applicazioni, dovrebbe trovare un sistema serio per selezionare gli sviluppatori e mettere alla porta i truffatori. Altri, come già aveva fatto già notare Sophos sul blog Naked Security, bisognerebbe mettere in maggiore evidenza la pagina che spiega che l’utente sta permettendo alle applicazioni di accedere a dati così sensibili.