Chi meglio di Facebook può condurre una campagna contro la prepotenza online visto che gran parte delle azioni di cyber bullismo avviene proprio sulle sue pagine? E Time Warner dà una mano per sensibilizzare l’opinione pubblica contro questo odioso fenomeno coinvolgendo TV, radio e giornali.
“Facebook ha anche promesso un’applicazione per denunciare gli atti di bullismo”
Fenomeno allarmante - Il fenomeno del cyber bullismo ha raggiunto livelli inaccettabili. Secondo uno studio condotto nel 2009 da Associated Press e MTV, metà dei ragazzi intervistati di età compresa tra i 14 ed i 24 anni hanno subito episodi di prepotenza perpetrati attraverso le nuove tecnologie: web e cellulari. La Casa Bianca stima che 13 milioni di studenti siano vittima di cyber bullismo, quasi un terzo della popolazione in età scolare negli Stati Uniti. Le molestie, che vanno da attacchi all'orientamento sessuale di una persona ai suoi gusti in fatto di moda, può portare a gravi problemi emotivi, abuso di droghe e, in casi estremi, anche al suicidio.
L’unione fa la forza - Facebook e Time Warner hanno così deciso di unire le forze per una campagna che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa vera e propria piaga. Facebook, arrivato a quota 750 milioni di iscritti, è infatti uno luoghi preferiti dai bulli per “tormentare” le proprie vittime. La campagna dall’eloquente titolo di “Stop Bullying: Speak Up” coinvolgerà tutti i media, dai social network a radio, TV e giornali. Facebook, inoltre, ha annunciato l’intenzione di lanciare un’applicazione alla riapertura delle scuole per denunciare i bulli. (pp)
Silvia Ponzio