di Alessia Vicinanza
La questione della privacy su Facebook è da tempo un argomento di cui avrai avuto modo di parlare. La gestione dei dati personali è una questione delicata, ed è probabile che anche tu non dica proprio tutta la verità sul più social network più frequentato del mondo. Ma non sei solo.
"Gli utenti affermano di mentire per proteggere la propria privacy"
Uno su quattro
Condivisione senza limiti - Farti piacere o diventare fan di qualcuno non ti è mai sembrato così facile, e in pochi clic hai praticamente detto tantissimo di te a tutti. Secondo uno studio di Consumerreports.org dall’eloquente titolo “Facebook e la tua privacy”, 20.,4 milioni di utenti hanno la propria data di nascita visibile sul proprio profilo, e circa il 28% di tutti gli iscritti ha la propria bacheca accessibile a chiunque. Un’altra questione che forse ti riguarda è quella relativa alle foto in cui sei taggato dagli amici e le applicazioni che utilizzi. In entrambi i casi i tuoi dati vengono estrapolati e manipolati, per lo più a tua insaputa o, quanto, meno senza il tuo consenso. E non è poco.
Un problema sottovalutato - Ma quello che ti dovrebbe far riflettere di più è il fatto che ben 13 milioni di utenti non hanno mai messo mano alle impostazioni sulla propria privacy. Esiste effettivamente il modo per gestire meglio la diffusione dei propri dettagli personali, ma in molti non ne sono a conoscenza o semplicemente non sentono il bisogno di cambiare nulla. Lo studio rivela, inoltre, che ben il 25% delle aziende presenti online afferma di essersi in qualche modo vista rubare l’identità, e probabilmente la situazione tenderà a peggiorare. Non solo i normali cittadini dunque, ma chiunque è vulnerabile e dovrebbe fare più attenzione.
Ai limiti della legalità - Facebook e Google stanno avendo non pochi problemi con la legge perché sono stati accusati, a più riprese, di non rispettare la privacy dei propri utenti. La legge stessa, però, è in continua evoluzione: non è facile trovare una soluzione definitiva. E intanto c’è chi se ne approfitta. Il tuo profilo è anche utile per farti notare per un lavoro, e un’azienda potrebbe esaminarti più in dettaglio online che durante il colloquio. Non ti è ancora capitato di arrivare davanti all’ipotetico datore e ritrovare una copia della tua pagina di Facebook sulla sua scrivania? Non è proprio rilassante.
Corsa ai ripari - Facebook ha annunciato i soliti miglioramenti nel settore della privacy, ma bisogna che già da ora tu dia un’occhiata alle tue impostazioni se non l’hai già fatto.
Se no ti basterà continuare a far parte di quel “uno su quattro” che continua a mentire. (sp)