di Peppe Croce
Il social di Mark Zuckerberg aggiorna i suoi "integrity systems" per combattere una delle pratiche più spammose e diffuse: la proliferazione selvaggia dei falsi "mi piace".
"Molti falsi Like vengono da virus, malware
o account violati"
Non mi piace lo spam -
Siamo il 99% - La stretta sui falsi "mi piace" è stata annunciata dalla stessa azienda che, però, precisa che solo una media dell'1% delle preferenze degli utenti verrà rimossa dalle pagine Facebook. Il che lascerebbe pensare che il 99% dei Like sia genuino, ma è difficile da credere. Viene proprio da Facebook, infatti, la notizia ufficiale che sono almeno 83 milioni i profili falsi su questo social - circa il 9% del totale - e che l'1,5% dei profili totali è creato appositamente per produrre spam. La cosa più probabile, a questo punto, è che Facebook abbia finalmente ammesso che ha un problema con la "spazzatura" - come anche un problema di privacy - e che deve iniziare a risolverlo.
E poi ci sono i bot - Se dagli utenti passiamo alle aziende - che con Facebook ci lavorano e guadagnano, ma che su Facebook investono anche e spendono - quello dello spam non sembra neanche il problema maggiore. A fine luglio è scoppiato il caso di Limited Run, una start up americana che crea software per il mondo della musica, che ha accusato Facebook del fatto che almeno l'80% dei clic ricevuti sui Facebook Ads pagati dall'azienda sembravano proprio opera di un software. Un bot, come si dice in termini tecnici, e non un umano realmente interessato ai servizi di Limited Run. Se altre aziende dovessero riscontrare un comportamento analogo tutto ciò potrebbe diventare un pericolosissimo boomerang sulla politica commerciale di Facebook. (sp)