Digital Life

EA: «i videogiochi del futuro saranno gratuiti»

Electronic Arts: «i videogiochi del futuro saranno gratuiti»

di Stefano Silvestri

L’industria dei videogiochi sta vivendo economicamente il periodo di stallo più lungo a memoria di chi scrive, e la ragione è presto detta: nessuno sa bene quale sia la strada giusta da seguire. Electronic Arts ha un'idea, però, interessante (e soprattutto gratuita).

"I grandi editori di videogiochi si interrogano sul futuro: cambiare, sì, ma come?"
Quale strada seguire? - La ricetta magica sono forse i giochi indipendenti a basso budget? Certo, se si indovina la licenza giusta si possono fare dei bei soldi, ma per ogni titolo che balza agli onori della cronaca ce ne sono centinaia che finiscono nel dimenticatoio. Sono allora quelli ‘social’ che hanno fatto la fortuna di Zynga? Qualche mese fa vi avremmo riposto di sì, ma da quest’anno il settore pare in declino, almeno stando agli analisti di mercato. Ok, ci siamo: sono i grandi classici riproposti su console? Neppure questo è il caso, vuoi perché spesso si assiste a conversioni raffazzonate in alta definizione di prodotti che era meglio lasciare nella sfera dei ricordi, vuoi perché anche in questo caso non sempre un’idea di successo si mantiene tale col passare del tempo.

Meno idee che soldi - Il problema di fondo è che nessuno ha la sfera di cristallo, neanche i grandi publisher, quelli che hanno a disposizione budget faraonici e tutti gli analisti che vogliono. Minecraft ha dato una bella scossa al mondo dei videogiochi e forse ha messo un po’ di paura ai big, che non sanno neanche più bene se il modello da perseguire nei prossimi anni sia ancora quello dello scatolato o del digitale, del pacchetto scaricabile a pagamento o del ‘free-to-play’. Viviamo dunque in un’epoca di frontiera, e il problema non sono tanto i soldi quanto le idee.

EA cambia le carte in tavola - Chi invece pare avere le idee chiare è Electronic Arts che, già da tempo, ha annunciato di volere diventare nei prossimi anni la più grande azienda “digitale” del mondo. Insomma, la scelta è stata fatta: il futuro sono i giochi scaricabili direttamente dalla Rete, senza supporto fisico, con buona pace di GameStop e di coloro che dalla distribuzione tradizionale traggono la maggior parte dei loro guadagni.

Cos’è l’F2P - Secondo Peter Moore, COO di EA, quasi tutti i videogiochi sono destinati a un futuro free-to-play interamente basato sulle microtransazioni. Questo vuol dire che saranno inizialmente gratuiti ma che, per essere goduti appieno, necessiteranno di tanti piccoli esborsi che, messi assieme, dovrebbero fornire introiti superiori a quelli attuali.

Parla Peter Moore - Moore, in un'intervista rilasciata a Kotaku, ha infatti insistito sul fatto che tutto questo non solo è inevitabile ma anche una cosa buona per l'industria. «Alla fine le microtransazioni saranno presenti in ogni titolo, ma i giochi o l'accesso agli stessi sarà completamente gratuito. Credo che sia inevitabile che questo accada entro i prossimi cinque anni, dieci al massimo», ha detto.

"Tutti sono giocatori" – Peter Moore ha poi continuato: «In fin dei conti, per fare un esempio, nessuno mi chiede dei soldi quando entro in un negozio in un centro commerciale. Posso guardare la merce, godermi la musica, ma se voglio acquistare qualcosa devo metter mano al portafoglio. Agli hardcore gamer tutto questo non piacerà», prosegue Moore, «ma come abbiamo visto recentemente grazie al Wii, che ha fatto alzare le mamme dal divano con Wii Sports, ad EA Sports Active, che ha soddisfatto le donne che amano fare esercizio fisico, o a tutti i titoli sociali che hanno allontanato i videogame dall'immagine dell'adolescente chiuso nella propria camera, chiunque è un giocatore. Chiunque sia in grado di muovere l'indice su un touch screen è un giocatore».

Spazio alla fantasia - Insomma, quella che propone Peter Moore è una rivoluzione epocale, anche se al momento non è facile capirne la portata. Tra le speculazioni più gettonate troviamo quella di FIFA gratis, senza maglie e nomi ufficiali, sbloccabili solo a pagamento. O Medal of Honor, che un giorno potrebbe essere liberamente scaricabile in single player, ma il cui multiplayer sarebbe invece a pagamento. Sia chiaro, molto probabilmente la realtà dei fatti supererà le nostre fantasie, quel che è certo e che Electronic Arts ha la forza nei prossimi anni di cambiare radicalmente gli equilibri del settore. E noi siamo molto curiosi di scoprire che accadrà... (sp)

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22 giugno 2012
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