di Peppe Croce
Google Adwords per i video, ovvero la nuova piattaforma pubblicitaria per i firmati su YouTube, esce dalla fase beta. Che sia la trovata giusta per far guadagnare Mountain View anche in questo settore?
"Se l'utente non vede lo spot non paghi niente"
Spot per tutti -
AdWords for Video
Come funziona - Il meccanismo è più o meno lo stesso di AdWords per la ricerca, che fa comparire annunci sponsorizzati prima dei risultati su Google Search. Ma invece del clic, per calcolare le spese della campagna pubblicitaria, ci sono le reali visualizzazioni dello spot. Dopo i primi secondi di attesa, infatti, l'utente può saltare lo spot e andare direttamente al video che voleva vedere su YouTube. Se lo fa, l'inserzionista non paga. Se l'utente è realmente interessato allo spot, e quindi al prodotto pubblicizzato e lo vede fino alla fine, l'inserzionista paga. Parallelamente, pochi giorni fa, Google ha esteso a tutti coloro che pubblicano video - ma solo in una ventina di paesi tra i quali non c'è ancora l'Italia - la possibilità di far comparire la pubblicità prima dei propri filmati. Gli incassi finiscono sul proprio conto AdSense. Questo moltiplica in maniera sostanziale la quantità di video che possono essere preceduti da uno spot.
Il cliente giusto - Altra magia di Google è la possibilità di scegliere un target ben preciso al quale "somministrare" gli spot. Come è possibile? Semplice: Google ha da poco unito i profili YouTube a quelli Goolge Plus - che a sua volta sono fusi con quelli Gmail - e sa per filo e per segno cosa può interessare agli utenti. Quando compri pubblicità su YouTube con AdWords for Video, quindi, hai buone possibilità che sia realmente interessante per gli spettatori.
Una miniera d'oro? - Le pubblicità prima dei video potrebbero essere la vera svolta per una reale monetizzazione di YouTube, che a Google costa un bel po' viste le richieste in termini di hardware per memorizzare e indicizzare tutto quel materiale video. Gli inserzionisti possono contare su un pubblico di 800 milioni di spettatori mensili ai quali far vedere i propri spot e, come abbiamo già visto, possono anche sceglierne solo una piccola fetta per ottimizzare l'investimento. Infine, hanno a disposizione le statistiche di AdWords tramite le quali monitorare in tempo reale se la propria campagna pubblicitaria sta funzionando, quanto stanno spendendo, chi sta vedendo i propri annunci. Ci perdono gli utenti: YouTube non sarà più realmente gratuito. (sp)