E’ da quando esiste l’email che essa viene sfruttata per la pubblicità non voluta. Ed è da quando ho imparato a surfare che una delle regole principali di chi comunica è sempre stata quella di non pubblicare mai il proprio indirizzo email. Pubblicarlo, dice la “saggezza della nonna”, equivale a vederselo bersagliare di spam in pochi giorni, aumentando così tanto il volume di pubblicità da renderlo inutilizzabile. Ma è ancora vero? Cory Doctorow, il famoso guru del web, scrive per il Guardian inglese:
“Pubblico il mio indirizzo email perchè devo ancora vedere una prova che nasconderlo o utilizzare stupide tecniche come il trasformarlo in testo (doctorowCHIOCCIOLAcraphoundPUNTOcom) serva a proteggere dai software che danno la caccia agli indirizzi”.
Cory solleva un altro punto: una volta che ha pubblicato il proprio indirizzo (cosa che fa senza pensarci due volte, anche su Twitter) non ha mai notato una crescita del livello di spam. Dopo tutto, vale la pena ragionarci, non è che gli spammer dimenticano il vostro indirizzo una volta mandate le mail fastidiose. Aggiungerlo due volte non equivale doppie mail inviate, quindi basta che un re della spam vi metta nel proprio database per essere probabilmente fregati per sempre. Inoltre i software anti-spam moderni sono potenti e comodi. Quelli di Gmail fermano centinaia o addirittura migliaia di spam ogni giorno, ma anche un account gestito da Thunderbird con qualche buon filtro se la può cavare splendidamente. Sono pochissimi i messaggi che tocca eliminare manualmente.
Voi cosa ne pensate? Ha ancora senso fare la fatica di “occultare” la propria mail o è efficace come toccare ferro?
Immagine CC di dbgg1979