Chi di Twitter colpisce di Twitter perisce. È questa la morale della storia: un giovane scrittore, molto attivo sul cinguettante social network, è stato condannato a twittare 100 volte le sue scuse a una casa editrice per diffamazione. Ecco com’è andata.
“Fahmi Fadzil si è scusato su Twitter per evitare il processo vero e proprio”
Curiosa condanna - Fahmi Fadzil si dichiara su Twitter un “Performer & Writer” (artista e scrittore) e, per evitare un processo di diffamazione, è stato costretto a espiare la sua colpa scusandosi proprio su Twitter. Ma facciamo un passo indietro. Fahmi, lo scorso gennaio, aveva pubblicato dei post su Twitter in cui accusava l’editore Blu Inc Media di maltrattare una sua amica incinta impiegata nella rivista Female Magazine. Le sue dichiarazioni, diffamatorie secondo l’editore, non sono passate inosservate e la questione è arrivata davanti a un tribunale malese. La settimana scorsa le parti in causa hanno raggiunto un accordo: 100 tweet di scuse da parte di Fahmi per evitare il processo.
Pubblica agogna - Così Fahmi Fadzil ha pubblicato cento volte la frase “ ho DIFFAMATO la Blu Inc Media & Female Magazine. I miei tweet sulla condotta delle Risorse Umane sono prime di fondamento. Ritiro quello che ho detto e me ne scuso." Cento post identici, ognuno contrassegnato da un numero progressivo, da pubblicare nell’arco di tre giorni che Fahmi ha regolarmente postato. Grazie ovviamente allo zampino del copia e incolla. (sp)
Silvia Ponzio