Quanto si mente sulle app di dating? La ricercatrice Catalina Toma dell’Università del Wisconsin l’ha accertato in modo scientifico: ha reclutato 80 iscritti a siti di dating (Match, Yahoo, American singles e Webdate) e ha misurato dal vivo le loro caratteristiche fisiche, confrontandole con le informazioni inserite nei loro profili.
RISULTATO: l’81% bluffava su almeno uno dei fattori (altezza, peso o età). Si mente sugli aspetti più difficili da smascherare dal vivo: meno sull’età (non si può negare di ignorarla) e molto sul peso (scarto del 5,6% rispetto alla realtà). Sotto la foto, i dettagli.
Peso: era sbagliato in 2/3 dei profili. Lo scarto medio rispetto alla realtà era di 2,5 kg: mentono di più le donne (circa 4 kg in media) che gli uomini (massimo un kg in meno).
Età: in media ci sono 5 mesi di scarto rispetto alla realtà (da 3 anni più giovani a 9 anni più vecchi rispetto a quanto dichiarato). Non ci sono differenze fra uomini e donne.
Altezza: lo scarto medio rispetto alla realtà è di 0,8 cm (da 7,6 cm più alto a 4,44 più basso); mentono più gli uomini, che tendono ad “alzarsi” in media di 1 cm.
Foto: gran parte non erano recenti. Le foto delle donne erano vecchie in media di un anno e mezzo (quelle degli uomini risalivano a 6 mesi prima).
Un altro studio ha invece portato a isolare specifici elementi che tradiscono l’inganno. Ecco quali:
Terza persona singolare. Quasi sempre i bugiardi evitano di utilizzare la prima persona per “allontanarsi” dalla propria stessa menzogna.
Aggettivi “non” negativi. È frequente leggere espressioni come “non triste” piuttosto che “felice” oppure “non noioso” piuttosto che “coinvolgente”.
Descrizioni brevi. I bugiardi sembrano avere la tendenza a inserire nei propri profili descrizioni striminzite in modo tale da evitare di doversi ricordare troppe falsità.
Profilo inventato. I menzogneri cercano sempre di deviare il discorso sul loro aspetto fisico o sulla foto del proprio profilo per portarlo su argomentazioni quali lavoro, hobby e passioni.