Dopo il clamoroso blitz che ha portato all’arresto di Kim “Dotcom” Schmitz, fondatore di MegaUpload, e alla chiusura del servizio, adesso arrivano i guai per gli utenti. La polizia federale americana inizierà presto, forse già giovedì, a cancellare tutti i dati presenti sui server dell’hosting. Anche quelli caricati dagli utenti in modo legale.
“MegaUpload e MegaVideo ospitano i dati di 180 milioni di utenti. Verranno cancellati!”
Mega inchiesta -Se l’arresto di Kin Dotcom - fondatore di MegaUplad - ha fatto scalpore nei giorni scorsi rimbalzando sui giornali di mezzo mondo, le conseguenze per i 180 milioni di utenti del celebre servizio potrebbero essere altrettanto importanti anche se nessuno ne parla. Niente problemi legali, sia chiaro, ma chi ha archiviato i propri dati su MegaUpload o MegaVideo potrebbe presto perderli per sempre. L’FBI, infatti, ha terminato le indagini sui server che ospitavano i due popolari servizi di file sharing e streaming e ora afferma di non aver più accesso ai dati. Ma il procuratore Neil H. MacBride, che si sta occupando del caso, ha detto che già giovedì si potrebbe iniziare a distruggere il contenuto degli hard disk.
Milioni di utenti - A distruggere i dati dovrebbero essere le aziende di hosting che ospitavano i due servizi. Ad andarci di mezzo sarebbero gli utenti che, senza poter accedere ai propri dati per farne una copia, se li vedrebbero letteralmente sparire da davanti al naso da un momento all’altro. Si dirà: erano copie pirata di film e canzoni protetti da diritti d’autore. No, non sempre: molti dati sono perfettamente legali ma verranno cancellati lo stesso. Si tratta, in alcuni casi, anche di dati personali o professionali importanti.
Hosting e governo - La maggior parte di questi dati è archiviato sui server dell'azienda Carpathia che ha già detto, chiaro e tondo, che se qualcuno deve mettere mano al contenuto degli hard disk è il governo americano, non l’azienda. Il motivo di questa posizione è semplice: spulciare i dati di 180 milioni di utenti pone due grandi problemi. Si tratta innanzitutto di un lavoro enorme, e poi cancellandoli si commetterebbe una palese violazione della privacy perché, per vedere se il contenuto legale o illegale, bisogna accedere e aprire i dati. È quindi comprensibile che Carpathia Hosting non voglia mettersi nei guai accettando di scremare il buono dal cattivo nei server di MegaUpload e MegaVideo. Quindi la soluzione più semplice è cancellarli tutti e l'operazione "tabula rasa" parte giovedì.
(sp)
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