È il fenomeno hi-tech del momento, se ne parla praticamente dappertutto per sottolineare come abbia pareggiato Twitter quanto a numero di utenti attivi o di come abbia fatto salire alle stelle le quotazioni della Nintendo. Quello che non si era detto finora, a proposito di Pokemon Go (l'ormai popolare gioco in realtà aumentata nel quale bisogna andare a caccia di animali digitali “puntandoli” con la fotocamera dello smartphone), è che, per i suoi giocatori, è anche un'occasione per fare fitness.
Secondo i produttori di Jawbone UP (un fitness tracker, ossia un braccialetto-sensore che tiene sotto controllo l'attività fisica di chi lo indossa) gli utenti che, durante l'ultimo weekend, hanno usato anche Pokemon Go hanno fatto registrare un incremento del 62,5% nel numero di passi percorsi, rispetto a un normale weekend.
Questo accade perché, semplicemente, per avere più probabilità di trovare i pokemon disseminati sulla strada, occorre muoversi molto, “scansionando” parchi, andando a caccia vicino a mari o laghi, esplorando vie (ci sono giocatori che per andare a scuola o in ufficio sono arrivati a effettuare, apposta, un percorso più lungo rispetto a quello abituale). Per ora Pokemon Go è scaricabile (sia in versione iPhone, sia in versione Android) solo negli Usa, in Nuova Zelanda e in Australia, ma tra qualche giorno sarà possibile anche in Italia.








