Digital Life

Chi scrive a chi

Secondo una ricerca, lo scambio di email tra gli abitanti di paesi diversi non dipende solo dai loro rapporti commerciali e politici, ma dalle similitudini culturali.

Quanto più due nazioni hanno rapporti, tanto più i loro abitanti si scriveranno email, ma… non sempre. E' la conclusione a cui è giunto un team di studiosi dopo aver analizzato milioni di email di Yahoo. La ricerca, promossa dalle Università di Stanford e Cornell, da Yahoo e dal Qatar Computational Research Institute, ha evidenziato come paesi che hanno la stessa lingua, confini in comune, consuetudini commerciali e un maggior numero di collegamenti aerei tendono a mandarsi più email. Con le dovute eccezioni.

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Ad avvicinare due nazioni sono soprattutto le similitudini culturali: i ricercatori lo hanno capito leggendo i flussi di email, alla luce degli studi del sociologo olandese Geert Hofstede, secondo cui i paesi vanno confrontati in base al rapporto tra abitanti e potere, al tasso di individualismo e collettivismo, al modo in cui gestiscono eventi inattesi, all'equilibrio tra valori maschili e valori femminili, alla tendenza ad avere obiettivi a lungo o a breve termine e alla rigidità delle norme sociali. I rapporti economici e politici insomma non basterebbero a spiegare le relazioni internazionali.

La scoperta è che i paesi europei si scrivono meno di quanto ci si aspetterebbe, nonostante tra loro intercorrano molte relazioni commerciali e politiche. Al contrario quelli del Sudamerica hanno rapporti via email soprattutto tra loro, quasi a isolarsi dal resto del mondo. Ed entrano in contatto più volentieri tra loro i paesi dove i valori "maschili" predominano su quelli "femminili". E l'Italia? Dalla ricerca è emerso che la maggior parte dei nostri rapporti via email li abbiamo co Belgio, Stati Uniti, Svizzera, Croazia e Slovenia (vedi foto). L'avreste mai detto?

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18 marzo 2013 Eugenio Spagnuolo
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