La notizia è interessante e particolare: il Presidente del Venezuela, Hugo Chavez, si appresta a sbarcare su Twitter. E ha un obiettivo: raccogliere milioni di followers sudamericani.
“Il leader venezuelano governa con propaganda e censura, ma sceglie Twitter per parlare al popolo.”
Da che pulpito – L’annuncio, fatto dal Ministro Diosdado Cabello al giornale Bloomberg, proclama che il leader dalla camicia rossa utilizzerà Twitter per comunicare le sue idee ai suoi sostenitori, così da poter parlare direttamente con milioni di elettori. La notizia è alquanto singolare, infatti, i contestatori del Presidente affermano che il governo venezuelano ha tentato di bloccare il mese scorso network sociali come Facebook e Twitter. Ma ecco l'antefatto: un sito di news locali è stato indagato per aver pubblicato la (falsa) notizia che il Ministro Cabello, responsabile delle telecomunicazioni e dei lavori pubblici, fosse morto. Da qui è iniziato l'accanimento politico del governo venezuelano contro il web.
Presidente comunicatore – Poi il governo ci ha ripensato, d’altra parte il presidente socialista è un esperto dei mezzi di comunicazione di massa, non solo come utente: cura infatti una rubrica su un quotidiano, ha una sua radio privata ed ha una passione per la propaganda in ogni sua forma, anche con adunate scenografiche di piazza, come avvenuto durante la rielezione del 2006.
Club dei presidenti - Ma la lotta politica su Twitter sarà dura, dato che Chavez verrà annoverato nel club dei Presidenti e i loro tweet, con concorrenti del calibro di: Barack Obama (3.8 milioni), Benjamin Netanyahu (3.500) o il più vicino Sebastian Pinera , presidente del Cile con 88.978 followers.