Christopher Poole ha fondato 4Chan sette anni fa. Ora lui ne ha compiuti 23, ed ha avuto tutto il tempo per comprendere da dove venisse l’imprevedibile successo di quella agghiacciante message board. Di sicuro nessuno potrà mai dire che 4Chan sia “bella”, non lo è. Si tratta di un tremendo accrocchio web 1.0, completamente privo di archivi o se per quello di qualunque feature che noi riteniamo moderna per un sito social. Eppure ha 12 milioni di visitatori giornalieri, proprio in virtù della propria natura transitoria, totalmente anonima e virtualmente sfrenata. Nessuno sano di mente dovrebbe guardare quello che si trova su 4Chan, ma tutti quelli che lo conoscono lo fanno, almeno di tanto in tanto. E’ qui che sono nati o si sono diffusi i maggiori meme internettiani.
Canvas sarà altrettanto significativo? Questo è il nome che Poole ha dato al suo prossimo progetto... Onestamente, è dura replicare un successo “serendipico” come quello di 4Chan. Non ho quindi molte speranze per un’acclamazione delle masse, però nulla mi impedisce di fare i miei complimenti a Poole per l’idea. Canvas è un germe di social network completamente libero ed anonimo, in cui chiunque sia iscritto può postare contenuti e iniziare una discussione. L’interfaccia è facile ed intuitiva, e permette di navigare nel materiale postato dagli iscritti con comodità. I 4000 fortunati che hanno ricevuto un account beta hanno fatto subito quello che ci si aspettava da loro, ed una folle sessione generale di Photoshop è iniziata. L’interfaccia permette anche una interattività immediata con le immagini, perchè grazie al drag’n’drop si possono trascinare commenti e smiley sulle immagini. Un contenuto diventa popolare grazie al numero e frequenza di visualizzazioni oltre che ai metadati generati dalle interazioni.
Per il momento Canvas è limitato alle immagini, ma in futuro ci saranno anche video e testi. Come potete vedere si tratta di una specie di super-4Chan, che differisce solo per la creazione di un account (peraltro privo di qualsivoglia dettaglio personale) e la presenza di un archivio. Gli auguro ogni fortuna e spero di avere presto un “biglietto di ingresso” beta!