Il 2010 è stato un Annus Horribilis per la sicurezza informatica: attacchi mirati, minacce sui social network e sicurezza dei dispositivi mobile compromessa. E l'Italia diventa uno dei maggiori produttori di minacce informatiche.
Totale minacce e trend - I risultati dell'Internet Security Threat Report (Volume 16) di Symantec, come ogni anno, sembra un bollettino di guerra: attacchi informatici in aumento con oltre 286 milioni di nuove minacce rilevate lo scorso anno e nuove macrotendenze. Gli obiettivi dei cyber criminali sono sempre più focalizzati sulle informazioni degli utenti grazie alla diffusione dei social network, senza disdegnare imprese di più “alto profilo” come attacchi mirati ad aziende e infrastrutture legate alla sicurezza nazionale come testimonia il virus Stuxnet programmato ad arte per mandare in tilt le centrali nucleari. Per fortuna senza successo…
Social sotto attacco - Il 2010 è stato un anno record con 260.000 identità esposte a violazioni da parte degli hacker e con i social network come canale preferenziale per raggiungere le vittime. Pochi i virus diffusi direttamente tramite Facebook & co, ma in forte aumento - ben del 93% rispetto al 2009 - gli attacchi andati a segno grazie l'utilizzo di URL abbreviati utilizzati per condividere, in un'e-mail o su una pagina web, un link a un indirizzo web troppo lungo e complesso. Lo scorso anno i criminali informatici hanno letteralmente infestato social network e news feed con milioni di mini-link trasformando gli utenti in vittime di malware e di phishing.
Il virus è mobile - Chi pensa che gli smartphone e i tablet siano ancora un'isola felice dove trovare riparo dalle minacce informatiche si sbaglia. Le vulnerabilità dei sistemi operativi mobili sono aumentate del 42% passando da 115 nel 2009 a 163 nel 2010. La maggior parte degli attacchi malware contro i dispositivi portatili portano la firma di Trojan Horse mascherati da applicazioni all'apparenza legittime. Un esempio per tutti? Google ha dovuto rimuovere oltre 50 applicazioni dall'Android Market e cercare di “disinfettare” i dispositivi degli utenti in remoto. Oppure il un Trojan conosciuto come “Android.Pjapps” che ha causato non pochi grattacapi (economici) agli utenti Android che hanno installato una versione “taroccata” dell'applicazione Steamy Window.
Italia paese di malware - Il rapporto di Symantec rileva anche che l'Italia è uno dei maggiori produttori di minacce informatiche: terzi in Europa (dietro a Regno Unito e Germania) e settimi a livello mondiale. Generiamo il 3% di tutto lo spam che infesta il mondo, e Roma è la quinta città al mondo per numero di botnet attivi, ossia le reti di computer infetti da cui partono gli attacchi, seguita da Milano, Cagliari e Arezzo.
Solo nel 30% dei casi, però, indirizziamo il nostro “fuoco malevolo” verso connazionali e aziende della Penisola. (gt)
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