Per Apple ora esistono solo app store online, dato che virtualmente ogni singolo software che finora era venduto in scatola è stato dichiarato “discontinuato” in tale forma. La lista è lunghissima e coinvolge anche titoli di una certa importanza come Aperture, Garageband, iLife e iWorks. Anche OS X finisce la sua vita di “inscatolato” con il nuovo Lion, ma sarà comunque disponibile sugli scaffali sotto forma di chiavetta USB a fine agosto.
E’ stata la nascita dell’App Store e il potenziamento del progetto di “spostamento nel cloud” ad aver sancito la fine del packaging per Apple: un passo importante che rivela quanto la corporation di Cupertino creda nel progresso. Di sicuro gli alberi saranno contenti, e ci saranno meno rifiuti da smaltire! Apple a tutti gli effetti si ritrova in una condizione unica, con la propria rete di negozi e galassia di prodotti. Per questo è capace di riorganizzare a piacimento la propria struttura di vendita. Ora che gli iPad e iPhone sono liberi dalla catena dell’aggiornamento obbligatorio su PC ed i Mac non sono costretti a comprare i software in scatola, la situazione per i clienti è certamente più fluida e comoda.
Assieme al software in scatola spariscono dagli Apple Store anche le stampanti, gli scanner ed altri prodotti hardware, che a differenza delle scatole potranno comunque essere venduti su richiesta degli utenti.