Anonymous, il gruppo di hacker che ha già preso di mira numerosi paesi e istituzioni, aveva promesso di attaccare il sito della polizia nazionale spagnola e così è stato. La ritorsione è avvenuta in seguito all’arresto di tre persone sospettate di appartenere proprio all’anonimo gruppo di pirati informatici.
“L’arresto dei tre presunti pirati è il risultato di un’indagine avviata l’anno scorso”
Polizia all’attacco - Anonymous attacca ancora. Ieri sera, per circa un’ora, il sito della polizia nazionale spagnola era offline. Il gruppo di hacker, che da tempo colpisce siti istituzionali, commerciali e governativi di mezzo mondo, non ha gradito l’arresto venerdì scorso di tre persone sospettate di far parte proprio del gruppo di Anonymous. L’operazione che ha portato all’identificazione e all’arresto dei tre presunti pirati, tutti intorno alla trentina, era partita lo scorso ottobre a seguito di un attacco nei confronti del Ministero della Cultura spagnolo.
Eroi o criminali? - Il gruppo Anonymous ha raggiunto una certa notorietà negli ultimi mesi per aver portato a segno - e con successo - una serie di cyber attacchi contro siti istituzionali di numerosi paesi, tra cui l’Italia, o aziende molto note come Sony. L’opinione pubblica sulla questione Anonymous è spaccata in due: alcuni li considerano dei semplici criminali mentre altri li vedono addirittura come i nuovi paladini del Web che prendono le difese dei più deboli per combattere le ingiustizie. Soprattutto quando a subire gli attacchi sono paesi come l’Egitto, la Libia o l’Iran. (pp)
Silvia Ponzio