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Angry Birds è forse il gioco più popolare per dispositivi mobili della storia. Rovio dice che è un ottimo punto di partenza, ma è solo l’inizio… Cos’altro ci si può aspettare da un videogame dove un branco di uccelli inferociti combatte contro dei malvagi maiali?
“Rovio ha venduto oltre 10 milioni di giocattoli ispirati ad Angry Birds”
Fenomeno di massa - Se immaginare 500 milioni di download già non è facile, visualizzare un’idea di 300 milioni di minuti al giorno (che ne contiene 1.440) giocati ad Angry Birds è ancora più difficile. Sono questi però i numeri del gioco di Rovio. Angry Birds, per chi non lo conoscesse, è un videogioco per dispositivi iOS, Android, Nokia, Palm, Chrome, computer (PC e Mac) e altre piattaforme dove i protagonisti sono digli uccelli inferociti che cercano in tutti i modi di recuperare le loro uova rubate da malvagi porcellini verdi. Se la formula vi sembra troppo semplice, sarà bene che vi ricrediate: il suo successo parla fin troppo chiaro.
Marketing selvaggio - Rovio non contenta (si fa per dire) di questi numeri - e di cifre come 400 miliardi di uccelli lanciati, 266 miliardi di livelli giocati e 44 miliardi di stelle guadagnate dai giocatori - ha deciso di alzare il tiro. Dopo aver venduto online 10 milioni di giocattoli ispirati al videogame, il merchandising potrà essere acquistato anche in un vero negozio che sta per aprire a Helsinki, mentre l’acquisizione di uno studio di animazione da parte del produttore è stato il preludio al lancio di una serie di cartoni animati. Così, dopo Angry Birds Season e Angry Birds Rio, ci troveremo presto a giocare a Grand Theft Auto: Angry Birds Jacked My Ride, a ricevere consigli per restare in forma, e a trovare i divertentissimi uccelli nei parchi giochi Disney e al cinema.
Sempre più arrabbiati - Quando un videogioco ottiene un successo come quello di Angry Birds succedono in genere due cose. La prima, già sotto i nostri occhi, è che il mercato viene invaso da una serie di prodotti di ogni genere legati al videogioco, mentre la seconda - meno divertente - è che i “grandi” del settore iniziano a interessarsi un po’ troppo al fenomeno. Disney bussa alla porta di Rovio, e la sua potenza, oltre alla capacità di tutelare il prodotto dagli attacchi del merchandising selvaggio che arriva dalla Cina, potrebbe seriamente cambiare le carte in tavola. (sp)
Edoardo Bracaglia