di Luca Busani Le reti mobili di quarta generazione non bastano a velocizzare Internet: Microsoft sta lavorando a una nuova versione del protocollo HTTP per rendere più rapido qualsiasi collegamento e far risparmiare perfino sulla batteria.
"Il web del futuro sarà più veloce, economico e attento ai consumi"
Microsoft va dall’IETF - La Internet Engineering Task Force (IETF) è una comunità internazionale di esperti che si interessa dell’evoluzione tecnologica di Internet e proprio questa settimana ha organizzato un importante meeting a Parigi, sotto il patrocinio di Cisco. Microsoft ha intenzione di sottoporre al suo giudizio un nuovo standard web, denominato “HTTP Speed+Mobility”, allo scopo di velocizzare le connessioni dati di smartphone e tablet, nonché di tutti quei dispositivi ancora in uso, che sono un po’ più datati.
Un’unione felice - L’idea di Microsoft è quella di fondere insieme il nuovo protocollo SPDY, sviluppato da Google, con il WebSocket, un sistema standardizzato dal consorzio W3C, che consente comunicazioni bidirezionali ad alta velocità con i web server. L’intenzione è quella d’impiegare questo HTTP Speed+Mobility non solo nei browser d’ultima generazione, ma anche in tutte quelle applicazioni per dispositivi mobili che decideranno adottarlo.
Cloud più performante - Microsoft ha capito che il futuro è del cloud computing e vorrebbe ottenere il massimo dai suoi nuovi sistemi operativi che ne faranno largo uso. Tra Windows Phone 7 e Windows 8, infatti, si sta generando un fitto ecosistema web che, a causa dei limiti strutturali del vecchio protocollo HTTP 1.1, non riesce a rendere al massimo delle sue potenzialità. Secondo i tecnici di Redmond, neppure il protocollo SPDY, proposto recentemente da Google, sarebbe la risposta a questo di tipo di problema, perché non è stato pensato per le piattaforme mobili.
Google porge la mano - A Mountain View, ovviamente, non ci stanno e fanno sapere che il loro nuovo sistema funziona in modo ottimale in tutti i contesti, perfino in quello mobile, anche se ci sono ampi margini di miglioramento: per questo, Mike Belshe - l’ideatore di SPDY - ha invitato i dirigenti Microsoft a unire gli sforzi e a collaborare per sviluppare quello che potrebbe diventare il nuovo HTTP 2.0. Intanto, l’IETF guarda con interesse a questa promettente collaborazione, che potrebbe trasformare in realtà quello che da anni è il suo unico scopo ufficiale.
E HTTP 2.0 sia - A prescindere da come andrà a finire, bisogna ammettere che, così com’è stato pensato da Microsoft, l’HTTP 2.0 potrebbe davvero rivoluzionare l’esperienza mobile.
Un protocollo più efficiente, oltre a velocizzare l’intero sistema, potrebbe sortire il duplice effetto di ridurre il traffico dati generato dai dispositivi e l’energia assorbita per il loro funzionamento. L’autonomia degli smartphone, in questo modo, si allungherebbe e i costi di gestione diminuirebbero, con grande gioia degli utenti. E anche Microsoft e Google avrebbero di che rallegrarsi, perché tutta questa gente continuerebbe a utilizzare i loro sistemi operativi e a guardare la loro pubblicità. (sp)