Secondo quanto riportato da Bloomberg, è stato rigettato solo uno dei quattro capi d'accusa contestati a Electronic Arts nell'ambito del caso Activision/Infinity Ward.
“Il processo inizierà a maggio”
Secondo EA, Activision non ha fornito prove in merito al presunto arruolamento degli ex manager di Infinity Ward West e Zampella da parte dell'editore di Medal of Honor, mentre, secondo Activision, EA avrebbe richiesto informazioni riservate ai due, all'epoca in cui West e Zampella lavoravano con Infinity Ward.
I due fondatori di Respawn Games, studio partner di Electronic Arts, hanno fatto causa ad Activision accusando il publisher di aver messo in piedi il caso per evitare il pagamento di 36 milioni di dollari di bonus legati al successo di Modern Warfare 2. Activision chiede invece un risarcimento di 400 milioni di dollari per i danni provocati da EA alla compagnia.
Secondo Elihu Berle, giudice della Corte Suprema della California, le prove addotte da Activision giustificano il prosieguo del caso; il processo inizierà quindi a maggio.