di Luigi Teodonio
WikiLeaks, con quattro tweet sul suo account ufficiale su Twitter, rivela che Aaron Swartz, il web attivista morto suicida la settimana scorsa, era sicuramente in contatto con l’organizzazione e, probabilmente, era anche una delle sue fonti.
"I servizi segreti sulle tracce dei legami di Swartz con Assange?"
Gola profonda
Aaron Swartz
Che, però, potrebbero aiutare a capire i motivi che si celano dietro il tragico gesto del creatore di Reddit e del protocollo RSS.
Anonimato violato - WikiLeaks, con questa rivelazione, va contro uno dei capisaldi dell’organizzazione stessa: l’anonimato delle fonti. Un caso più unico che raro, dato che la sua Policy sull’anonimato di WikiLeaks recita che mai l’organizzazione avrebbe rivelato l’identità delle sue fonti e che il suo modus operandi garantisce l’anonimato sin dalle primissime fasi d’azione. Il quartier generale di WikiLeaks ha voluto mandare, evidentemente, un forte segnale agli investigatori che indagano sul suicidio del giovane informatico.
Suicidio “teleguidato” - Una delle ipotesi investigative che si sta facendo strada nelle ultime ore, infatti, è quella che Aaron Swartz si sia suicidato per non dover rivelare i suoi contatti all’interno di WikiLeaks. Pare, infatti, che i servizi segreti e il Dipartimento di Giustizia stessero indagando proprio sui rapporti tra l'attivista web e la rete che fa capo a Julian Assange. Un’ulteriore ombra sull’indagine e, soprattutto, sui metodi utilizzati dal dipartimento di giustizia nei confronti del ragazzo. (sp)