Francoforte, lunedì 17 giugno 2024. All'88° minuto di gioco della partita di Euro 2024 (Campionati europei di calcio) tra Belgio e Slovacchia la tecnologia ha scritto un piccolo capitolo della storia di questo sport: un gol è stato infatti annullato dall'arbitro grazie all'intervento... del pallone.
Elettrocardiogramma o... sismografo? Il calciatore belga Loïs Openda, infatti, prima di fornire il suo assist per la rete del compagno Romelu Lukaku, ha sfiorato la palla con la mano e il buon Fussballliebe (sì, il nome del pallone ufficiale del campionato contiene ben tre "L" e in tedesco significa "amore per il calcio"), grazie al suo misuratore inerziale, ha registrato il leggero tocco. Il tutto è stato poi reso visibile al direttore di gara con un grafico in stile elettrocardiogramma (o vi ricorda più un sismografo?) nelle immagini messe a sua disposizione nella "postazione Var" sul campo, spingendolo a prendere la decisione più corretta. Quanto accaduto alla Frankfurt Arena, con buona pace della nazionale del Belgio, poteva capitare a qualunque team ed era da mettere in preventivo sin dallo scorso dicembre, quando le aziende tedesche Adidas e Kinexon avevano presentato al mondo il futuristico Fussballliebe.
Questo pallone, scelto dagli organizzatori del torneo e approvato dall'Uefa (la federazione calcistica europea), integra al suo interno un sistema denominato Connected Ball Technology, nato per fornire indicazioni in tempo reale agli arbitri del VAR in tema di convalida dei gol, di rilevamento del fuorigioco e, per l'appunto, dei falli di mano o deviazioni.
A 500 hertz. La sfera, il cui peso deve per regolamento essere compreso tra i 410 e i 450 grammi, è equipaggiata con un sensore di movimento di 14 grammi (sospeso al suo interno grazie all'utilizzo di una struttura di fili radiale, vedi foto sopra), nel quale è stata integrata un'unità di misurazione inerziale (IMU) capace di trasmettere a 500 Hertz (500 volte al secondo – per farsi un'idea, le telecamere dello stadio riprendono a 50 fotogrammi al secondo) e di registrare ogni minima oscillazione, producendo una valanga di dati e anche di curiosità. Qualche esempio? La velocità di spostamento a quella di rotazione della palla, la sua accelerazione e la posizione in campo, ma anche le tempistiche dei contatti e i suoi spostamenti.
All'interno dell'IMU convivono sensori GPS e connessioni wireless per le comunicazioni, in modo che tutti i dati grezzi raccolti possano essere inviati in tempo reale a un algoritmo che l'Intelligenza Artificiale è in grado di gestire e di tradurre in schemi e grafici intuitivi. Si può dunque conoscere la traiettoria di ogni tiro o passaggio, così come la posizione della sfera rispetto alle linee di gioco (utile, per esempio, per accertare se ha varcato per intero o no la linea di porta in caso di dubbio) e rispetto a quella di ogni calciatore.
Tocchi sospetti. Questo aspetto, in particolare, è fondamentale per definire un'eventuale posizione di fuorigioco, che l'IA è in grado di valutare ricostruendo le posizioni e i corpi dei giocatori in un ambiente 3D attraverso 29 "punti di base" per ognuno di essi, lasciando un margine d'errore di appena mezzo centimetro. Ma si può altresì capire – come è accaduto in Slovacchia-Belgio, appunto – se c'è stato un tocco sospetto in un lasso di tempo anche di pochi centesimi di secondo, che viene poi eventualmente evidenziato da un grafico: i picchi del diagramma restituiscono l'intensità dello stesso, mentre la larghezza ne evidenza la durata. Il sistema è alimentato da batterie ricaricabili a induzione, sfruttando una tecnologia simile a quella ben nota ai possessori dei modelli di smartphone più recenti.
Anche per quanto riguarda le caratteristiche più tradizionali, Fussballliebe presenta soluzioni innovative tenendo, al contempo, in considerazione gli aspetti ambientali. Il nucleo del pallone, denominato CTR-Core, è stato progettato per supportare un gioco veloce e preciso, riuscendo a garantire l'indeformabilità e la ritenzione dell'aria per tutta la durata dell'incontro. Questo nucleo è costituito da una vescica in gomma rinnovabile di origine naturale e da una carcassa in poliestere riciclato.
Un pallone di mais e zucchero. La struttura della pelle esterna è invece composta da 20 pannelli, denominati Precisionshell, connessi termicamente e caratterizzati dalla presenza di micro e macro texture. La forma degli stessi è triangolare o romboidale e in grado di migliorare l'aerodinamica del pallone. Anche in questo caso sono stati scelti materiali sostenibili, come inchiostro a base d'acqua per le decorazioni, oltre a sostanze di origine biologica: fibre di mais, canna da zucchero, polpa di legno e gomma, integrate nell'impasto di poliuretano.