È la quintessenza della casa ecologica: realizzata unicamente con materiali vegetali, ha un impatto ambientale nullo, è completamente riciclabile ed è all'avanguardia sia per design sia per tecnlogie costruttive. Unico neo: sarà pronta tra un'ottantina d'anni, non appena gli alberi che ne costituiscono la struttura portante saranno diventanti sufficientemente grandi e robusti.
La pazienza è la virtù... degli architetti
Questo curioso progetto, non a caso chiamato "the patient gardener", il giardiniere paziente, è il risultato di un seminiario sulla bioarchitettura che si è concluso poco tempo fa al Politecnico di Milano.
Guidati da un team di esperti svedesi, gli studenti hanno progettato una struttura a due livelli formata da 10 ciliegi disposti in cerchio e intrecciati tra loro alla sommità. Il risultato è un bioedificio vivente il cui scheletro è costituito dai 10 tronchi e le pareti da un intreccio di rami su cui vengono fatte crescere edere e altri rampicanti.
A tutto bio anche gli arredi interni, che sono realizzati con strutture di legno ricoperte da erba e muschio.
Bioarchitettura a lunghissimo termine
E con tanta pazienza e un po' di fortuna "The patient gardener" non rimarrà solo un progetto: uno dei giardini dell'ateneo milanese è stato infatti deputato ad accogliere le 8 pianticelle di ciliegio che nel giro di qualche decennio daranno vita alla struttura.
Sono state disposte lungo il perimetro di un cerchio del diametro di 8 metri. Al centro è stata installata una torre di legno alla quale sono state legate le piantine per guidarne la crescita secondo le esigenze del progetto.
Un corposo manuale con i dettagli dell'opera e le istruzioni per la manutenzione e la cura delle piante verrà passato di mano in mano per le prossime generazioni di studenti, fino a quando la casa non sarà... cresciuta.