La piramide di Giza fu costruita appositamente per seppellire il faraone Cheope. Sul periodo in cui il monumento fu costruito, gli archeologi non hanno dubbi: su alcuni dei blocchi di calcare che costituiscono la piramide è infatti scritto il nome del faraone Cheope (Khufu) in geroglifici. Si tratta di una specie di sigillo con cui venivano segnati alcuni massi estratti dalle cave e destinati alla piramide stessa, e Cheope, secondo re della IV dinastia, regnò dal 2590 al 2567 avanti Cristo, nel periodo in cui le piramidi erano usate come tombe reali (della III alla XVII dinastia, cioè dal 2650 al 1567 a. C.).
Tecniche migliori. La cronologia dei sovrani egizi è stata ricostruita grazie documenti di varie epoche, soprattutto papiri, compilati dai sacerdoti, come il Papiro dei re, conservato a Torino, che ci dà la cronologia dalla prima alla XVII dinastia. Le piramidi sono il risultato di un’evoluzione delle tecniche architettoniche durata più di cento anni, a partire dalle tombe rettangolari chiamate mastaba (usate nella I e II dinastia, attorno al 3000 a. C.), con le facce laterali inclinate e il tetto piano. Poi si è arrivati alla piramide a gradoni: la prima è stata quella di Saqqarah, eretta per il faraone Zoser (III dinastia, 2650 a. C.) dall’architetto Imhotep.