Quella che vedete in apertura è una delle prime puntate di Focus Talks, il nuovo canale di Focus.it dedicato agli incontri che abbiamo avuto - e che tuttora abbiamo - con grandi scienziati, ricercatori, innovatori, inventori e personaggi che sappiano ispirarci. In occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, che si celebra il 22 marzo di ogni anno, abbiamo chiesto a Giulio Boccaletti, uno dei massimi esperti al mondo di sicurezza ambientale e risorse naturali, di raccontarci il potere dell'acqua.
La dipendenza tra l'uomo e l'acqua è una costante della nostra specie da almeno 10.000 anni, quando l'uomo ha deciso di diventare stanziale. Questa dipendenza si è evoluta nel tempo, ha portato guerre, ma ha fatto nascere anche le prime forme di democrazia. Ha plasmato le nostre istituzioni e i nostri modelli di vita.
Oggi viviamo in un'illusione che ci porta a non preoccuparci dell'acqua: non dobbiamo guadare fiumi per andare al lavoro, non dobbiamo munirci di un secchio, ma ci basta aprire il rubinetto per recuperare l'acqua per cucinare o da bere. Abbiamo l'impressione di avere il controllo totale sull'acqua, ma è frutto di investimenti che le istituzioni, nel corso dei secoli, hanno fatto per controllarla.
Giulio Boccaletti è un fisico e climatologo. Modenese trapiantato a Londra, per quasi otto anni ha diretto i programmi sull'acqua della ong The nature conservancy; ora è membro onorario del comitato scientifico del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici e ricercatore associato onorario della Smith school of enterprise and the enviroment dell'università di Oxford.
Il suo ultimo libro è Acqua. Una biografia, edito da Mondadori.