Provate a riconoscere Elio Germano sotto la faccia stropicciata del vecchio pittore Antonio Ligabue nel film Volevo nascondermi. Oppure a riconoscere Pierfrancesco Favino sotto quella del leader del Partito socialista Bettino Craxi in Hammamet. È davvero quasi impossibile. Infatti, questa straordinaria somiglianza dei due attori con i personaggi da interpretare non è stata raggiunta con un tradizionale make up cinematografico.
Per ottenerla, i due registi – rispettivamente Giorgio Diritti e Gianni Amelio – si sono affidati ai professionisti del trucco prostetico, il prosthetic make up, come dicono in questo settore, ovvero all'utilizzo di protesi da applicare sul volto. E poiché queste ultime, quando sono fatte ad arte, seguono perfettamente i movimenti dei muscoli facciali, permettono all'attore una recitazione espressiva.
Ma chi sono coloro che realizzano questo trucco realistico sempre più richiesto, anche dai registi italiani per i film biografici? I prosthetic make up artist, una nuova generazione di artigiani del cinema, con tanta esperienza maturata sui set degli studios internazionali.
Uno dei più importanti artisti del trucco prostetico si chiama Andrea Lanza e a Focus Live ci ha raccontato la sua storia e i segreti del suo lavoro.
Andrea Leanza è un truccatore professionista. Appassionato fin da piccolo di dinosauri, scienze naturali, creature, cinema ed effetti di trucco speciale comincia la sua esperienza per gioco, quando aveva solo dodici anni, scoprendo così la sua vocazione. Andrea e il suo team di professionisti (ALCFX group) lavorano a livello nazionale ed internazionale nel campo del trucco, trasformazioni prostetiche, sculture iper realistiche e allestimenti scenici e museali.
Degno di nota il complicatissimo lavoro di trasformazione dell'attore Pierfrancesco Favino nel personaggio di Bettino Craxi per il film "Hammamet" di Gianni Amelio (lavoro per il quale hanno ricevuto il premio "David di Donatello al miglior trucco" nel maggio 2021).