Adriano Fontana | AI confini dell'Universo con il Webb Telescope

Stelle, galassie e buchi neri visti con gli occhi del Webb Space Telescope.

L'ultimo appuntamento di Focus Live 2023 si è tenuto al Planetario Civico Ulrico Hoepli di Milano e ci ha portato nello Spazio e ci ha fatto viaggiare nel tempo, grazie alle scoperte e alle meravigliose immagini che ci sta regalando il Webb Space Telescope.

Adriano Fontana, astrofisico Inaf che fa parte del team scientifico del telescopio spaziale, ha spiegato le peculiarità del Webb Space Telescope e commentato le sue osservazioni più recenti e significative, proiettate in formato maxi sulla volta del planetario. Il tutto per capire la portata delle sue scoperte: com'era l'Universo quando era giovane? Come si formano le molecole della vita tra le stelle primordiali? I buchi neri riescono a influenzare anche le galassie vicine?

Nel video si può seguire il commento di Fontana mentre vengono mostrate le immagini del Webb Space Telescope.

Con Adriano Fontana, dirigente di ricerca presso l'INAF – Osservatorio Astronomico di Roma, Presidente della Large Binocular Telescope Corporation (Tucson, Arizona, USA) e membro di uno dei team scientifici del Webb Space Telescope.


Non avete tempo di guardavi il video? Volete avere un'idea di che cosa viene raccontato? Lo abbiamo fatto vedere all'intelligenza artificiale e ha preso questi appunti per voi.

Questo video porta gli spettatori in un affascinante viaggio attraverso l'universo oscuro rivelato dal Telescopio Spaziale James Webb. Il relatore inizia con un'introduzione che sfida la nostra percezione convenzionale del buio spaziale, mostrando come, attraverso lenti potenti come quelle del James Webb, ciò che consideriamo buio sia in realtà riempito di innumerevoli galassie e oggetti astronomici distanti milioni e miliardi di anni luce.

Il James Webb, descritto come un progetto da 10 miliardi di dollari e frutto di 30 anni di lavoro, si rivela essere un passo da gigante rispetto ai suoi predecessori come il Telescopio Spaziale Hubble. Con un diametro dello specchio di 6,5 metri, supera di gran lunga il quello di Hubble (2,5 metri), permettendo una raccolta di luce e una nitidezza delle immagini senza precedenti. Queste caratteristiche sono essenziali per l'osservazione di oggetti astronomici più deboli e più lontani, così come per ottenere immagini ad alta risoluzione.

L'importanza dell'osservazione infrarossa viene poi sottolineata. A differenza dei telescopi tradizionali che captano la luce visibile, il James Webb si addentra nell'infrarosso, permettendoci di "vedere" oltre le nubi di gas e polvere e osservare la formazione stellare e planetaria all'interno delle nebulose. Questa capacità di osservazione apre nuove porte alla comprensione della nascita delle stelle e dei sistemi planetari.

Uno degli aspetti più affascinanti trattati è la capacità del James Webb Telescope di identificare le molecole fondamentali per la vita, come il catione metile, nei dischi protoplanetari che circondano le giovani stelle. Questo ritrovamento indica che le condizioni per la vita, come la conosciamo, potrebbero formarsi molto presto nella vita di un sistema solare e sono influenzate dalla presenza di stelle vicine che emettono radiazioni ultraviolette.

Infine, il video tocca il tema dell'esplorazione di esopianeti e della ricerca di vita al di fuori del nostro sistema solare. Utilizzando la tecnica del transito, gli astronomi possono rilevare piccole diminuzioni nella luminosità di una stella quando un pianeta passa davanti ad essa, consentendo loro di dedurre la presenza e le proprietà di pianeti distanti.

In sintesi, questo talk offre uno sguardo approfondito sulle capacità rivoluzionarie del Telescopio Spaziale James Webb e sul suo potenziale per ampliare il nostro comprendonio dell'universo e della nostra posizione al suo interno. Il relatore mette in luce l'importanza di questa tecnologia avanzata nell'esplorare gli angoli più oscuri dello spazio, aprendo nuovi orizzonti nella nostra ricerca delle origini della vita e della possibile esistenza di mondi abitabili oltre il nostro pianeta.

19 marzo 2024 Alessandra Sfera
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