Spazio

Voyager 1 nel fango magnetico, ai confini del Sistema Solare

Alcuni dati indicano che la sonda sta viaggiando fuori dal Sistema Solare, ma la zona di confine è molto ampia e ci vorranno altri 10 anni.

La Voyager 1 è (per davvero) al di là del Sistema Solare? È realmente il primo mezzo dell’uomo a solcare lo spazio interstellare?

La navicella lanciata dalla Nasa nel 1977 - 38 anni fa! - ha sorvolato i grandi pianeti del Sistema Solare e continuare il suo viaggio tra le stelle. Oggi, a distanza di anni continua dati dello spazio in cui si trova e, seppure con un lumicino di energia, riesce a inviarli a Terra.

Nel 2012 la Nasa comunicò che c'era la conferma che la sonda aveva oltrepassato l’eliosfera, ossia la sfera di spazio che risente dell’attività solare. La sonda, infatti, percepiva la presenza del gas ionizzato presente nello spazio tra le stelle, e dunque ufficialmente aveva fatto il suo ingresso nel buio dello spazio interstellare.

Voyager 1 ha superato l'eliosfera, l'immenso involucro permeato dal "vento solare", ma al di là di essa c'è ancora il campo magnetico che si fa sentire. © Nasa

Un aiuto da Ibex. Perché allora il dubbio? Recentemente gli strumenti di bordo hanno rilevato la presenza di un campo magnetico con una deviazione di circa 40° rispetto a quello che dovrebbero rilevare se fosse nel pieno dello spazio interstellare.

Saturno è stato uno dei grandi pianeti sorvolati da Voyager 1 © Nasa

Questo ha posto un problema al quale ha dato risposta una ricerca pubblicata su Astrophysical Journal Letters, condotta da ricercatori della University of New Hampshire i quali hanno studiato i dati provenienti da Voyager 1 e, soprattutto, quelli del satellite Ibex (Interstellar Boundary Explorer), della Nasa, che aveva il compito di studiare il confine tra il Sistema Solare e lo spazio interstellare.

Tra le stelle nel 2025. Spiega Nathan Schwadron, responsabile della ricerca: «Il problema del campo magnetico rilevato da Voyager 1 ha sollevato dubbi sul fatto che la sonda sia realmente oltre il confine del Sistema Solare. I nostri dati dicono che la sonda si trova attualmente in una specie di “fango magnetico”, un'area che segna il confine tra il nostro sistema e lo spazio esterno».

E potrebbe essere una zona di confine molto ampia, perché anche se dal punto di vista del materiale che la sonda sta incontrando si può dire che ha superato l’eliosfera, il campo magnetico del Sole è ancora sufficientemente intenso da influenzare quello esterno. Una zona che la sonda, stando ai nuovi calcoli, dovrebbe finire di attraversare nel 2025.

La sonda Voyager 1 porta una placca d'oro dove si raccontano alcune caratteristiche dell'umanità. Gli alieni, se mai dovessero ritrovarla, sapranno interpretarla? © Nasa

Se i nuovi calcoli si dimostreranno corretti, sarà dunque solo nel 2025 che Voyager 1 taglierà definitivamente il cordone ombelicale col Sistema Solare, e solo da quel momento il suo viaggio oltre confine, da ambasciatrice con a bordo un messaggio dell’umanità per eventuali extraterrestri, sarà per davvero iniziato.

30 ottobre 2015 Luigi Bignami
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