Spazio

Veritas: per svelare i misteri di Venere

Se finanziata, Veritas sarà una missione internazionale coordinata da NASA, a cui parteciperà anche l'Agenzia spaziale italiana, con l'obiettivo di mappare la superficie di Venere e studiarne la struttura.

È molto difficile immaginare il mondo di Venere. Il cielo è un mantello ininterrotto di nuvole di acido solforico, le temperature raggiungono i 470 gradi centigradi - temperature che hanno fatto bollire ed evaporare i mari - e la pressione sulla superficie è tale che un uomo verrebbe schiacciato come una frittata. Nonostante sia chiamato il pianeta gemello della Terra, attualmente Venere è molto diverso ed è anche molto difficile da studiare per la sua coltre di nubi, che impedisce di osservare la superficie. Perché questo pianeta sia arrivato ad avere tali caratteristiche è ancora un mistero, anche perché si ritiene che fino a un miliardo di anni fa fosse per davvero un gemello della Terra e che fosse coperto da grandi oceani. Le missioni fino ad oggi condotte si sono quasi tutte concentrate sullo studio dell'atmosfera e solo una, la Magellano (NASA), equipaggiata con speciali strumenti, ha realizzato una mappatura della superficie - ma è stato un lavoro di poco dettaglio.

Venere dalla sonda Magellano
Così appariva la superficie di Venere al radar della sonda Magellano (1990-94). © NASA / JPL

Una nuova mappa. La NASA sta riconsiderando la missione Veritas (messa in naftalina nel 2017) con l'obiettivo di mappare con precisione la superficie e di studiare la geodinamica interna che ha modellato il pianeta. Veritas (che sta per Venus Emissivity, Radio Science, InSAR, Topography & Spectroscopy) è una missione che rientra nel Discovery Program della NASA e alla quale partecipa anche l'Agenzia spaziale italiana. Se rifinanziata, Veritas potrebbe essere lanciata nel 2026 e una volta a destinazione, in orbita, comincerà a studiare la superficie del pianeta grazie ad un potente radar in grado di "vedere" attraverso il mantello di nubi, con l'obiettivo di realizzare una mappa completa e in 3D del pianeta. A bordo vi sarà anche uno spettrometro agli infrarossi, con il quale gli scienziati sperano di ricostruire le caratteristiche geologiche della superficie.

Venere: la nuova mappa, illustrazione
Illustrazione: il radar della sonda Veritas riuscirà a penetrare la coltre di nubi che avvolge Venere e a tracciare una mappa dettagliata della sua superficie. © NASA / JPL

Tettonica e terremoti. La sonda permetterà inoltre di misurare le variazioni del campo gravitazionale, così da poter dedurre la struttura del pianeta: al momento non si sa se la crosta di Venere sia soggetta a processi di tettonica simili a quelli che avvengono sulla Terra, o se ve ne siano stati in passato, e raccogliere dati per cercare di capirlo è un altro importante obiettivo della missione. «Vogliamo capire come si sono formate le grandi strutture che si rilevano su Venere, e che potrebbero raccontarci molto della storia del pianeta», afferma Joann Stock, geologo presso il laboratorio di sismologia del CALTEC, a Pasadena.

E certamente anche le mappe potranno mettere in evidenza, per esempio, eventuali faglie in superficie, che sono segnali inequivocabili di fenomeni quali i terremoti e la formazione di catene montuose.

Il mistero dei vulcani. Un altro elemento di grande interesse è la possibilità che vi siano vulcani ancora attivi. Studiando l'atmosfera di Venere si è infatti scoperto che in prossimità di alcune grandi strutture rilevate attraverso l'atmosfera e interpretate come vulcani, l'atmosfera stessa è ricca di sostanze che potrebbero essere state emesse da vulcani in attività ai nostri giorni. Se così fosse, la prima domanda a cui si vorrebbe rispondere è se questi vulcani siano legati allo scontro di zolle oppure alla risalita di magma dalle profondità di Venere: anche questo aiuterebbe a capire che cosa ha reso il gemello della Terra tanto diverso dalla Terra.

9 agosto 2020 Luigi Bignami
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Sulle orme di Marco Polo, il nostro viaggiatore più illustre che 700 anni fa dedicò un terzo della sua vita all’esplorazione e alla conoscenza dell’Oriente, in un’esperienza straordinaria che poi condivise con tutto il mondo attraverso "Il Milione". E ancora: un film da Oscar ci fa riscoprire la figura di Rudolf Höss, il comandante di Auschwitz che viveva tranquillo e felice con la sua famiglia proprio accanto al muro del Lager; le legge e le norme che nei secoli hanno vessato le donne; 100 anni fa nasceva Franco Basaglia, lo psichiatra che "liberò" i malati rinchiusi nei manicomi.

ABBONATI A 29,90€

Che cosa c’era "prima"? Il Big Bang è stato sempre considerato l’inizio dell’universo, ma ora si ritiene che il "nulla" precedente fosse un vuoto in veloce espansione. Inoltre, come si evacua un aereo in caso di emergenza? Il training necessario e gli accorgimenti tecnici; che effetto fa alla psiche il cambiamento climatico? Genera ansia ai giovani; esiste la distinzione tra sesso e genere tra gli animali? In alcune specie sì. Con quali tecniche un edificio può resistere a scosse devastanti? Siamo andati nei laboratori a prova di terremoti.

 

ABBONATI A 31,90€
Follow us