La vela solare di Planetary Society, LightSail 2, è stata portata in orbita il 25 giugno, a 720 chilometri di quota, all'interno di Prox-1, uno dei 24 satelliti lanciati con un Falcon Heavy (SpaceX). Finora sono stati condotti test e controlli di rito, per verificare che non vi siano danni: adesso è arrivato il momento di farla uscire da Prox-1.
Salvo problemi dell'ultimo minuto, l'operazione è prevista per la giornata del 2 luglio. Poi, «entro 5 o 6 giorni dal rilascio, se tutto andrà per il meglio dispiegheremo la vela e riceveremo il segnale radio di conferma», ha detto David Spencer, Project Manager di LightSail 2, che, insieme al suo gruppo di lavoro, si trova alla California Polytechnic State University, al centro di controllo della missione.
Grande e delicata. Prima del dispiegamento delle aste e degli elementi della vela è infatti necessaria una ulteriore fase di controllo che richiederà, afferma Spencer, 5-6 giorni. I controlli sono estremamente sofisticati, perché il dispiegamento della vela deve svolgersi con estrema precisione in quanto il telo, in polietilene tereftalato, ha uno spessore non superiore al diametro di un capello umano, ma una superficie di 32 metri quadrati.
Il dispiegamento avverrà nel momento in cui una piccola bobina si scalderà per tagliare un cavo che tiene chiusi i pannelli.
Una volta dispiegati e ricevuto il segnale che tutto funziona a dovere (ci sono anche due macchine fotografiche a registrare il tutto) le vele verranno ruotate alla ricerca del loro "vento", i fotoni, ossia i "pacchetti" di energia che arrivano dalla nostra stella, che inizieranno a spingerla. Sarà l’inizio di una nuova era nella propulsione di sonde per l'esplorazione spaziale.