I veicoli spaziali del futuro potrebbero muoversi per il Sistema Solare e oltre, sfruttando i campi magnetici generati dalla Terra e dagli altri pianeti. Secondo un recente studio portato avanti dalla Nasa, le navicelle alimentate in questo modo sarebbero completamente autosufficienti e potrebbero non avere bisogno di alcun tipo di combustibile convenzionale.
Mason Peck della Cornell University (Stati Uniti), sostiene la possibilità di far muovere satelliti e altri veicoli nel cosmo caricandoli elettricamente in due modi: o attraverso isotopi radioattivi o grazie al bombardamento con fasci polarizzati.
Le navicelle così caricate potrebbero quindi essere spinte dal campo magnetico terrestre e essere trattenute in orbita attorno al nostro pianeta oppure dirigersi verso altre destinazioni. I primi esperimenti effettuati in camere a vuoto pneumatico hanno dato esisti incoraggianti: gli scienziati sono infatti riusciti a caricare elettricamente una sferetta metallica avvicinandola a materiale fissile.
I veicoli a energia magnetica potrebbero avere un look curioso: per massimizzare la carica elettrica dovrebbero infatti avere una lunga coda fatta da matasse di filamenti sottili in grado di caricarsi (nella foto), un po’ come accade ai nostri capelli quando l’aria è troppo secca. Secondo i ricercatori questo sistema di propulsione senza carburante è molto più efficiente e funzionale rispetto alle vele solari già allo studio da anni, ma che fino a oggi hanno dato risultati deludenti.
© Nasa//M Peck