Non sempre le ricerche scientifiche si avvalgono di strumenti altamente sofisticati. L’università di Oxford ha messo a punto un progetto chiamato Galaxy Zoo, un sito internet in cui è possibile registrarsi e contribuire alla classificazione di milioni di galassie. Con quali strumenti? Semplicemente occhi e cervello di persone comuni; i ricercatori affermano infatti che l’occhio umano percepisce le forme meglio di un computer.
Una galassia di forma spirale. Tramite internet si può contribuire al censimento di milioni di galassie. |
Si chiama Galaxy Zoo (e si preannuncia come il più imponente censimento che i cieli abbiano mai conosciuto. Obiettivo: riconoscere e categorizzare milioni di galassie.
Il progetto porta la firma dell'Università di Oxford, ma in calce alla lista degli autori potrebbe esserci anche il tuo nome. Gli astronomi hanno infatti chiesto l’aiuto di tutti. Non si tratta dell’ennesimo esempio di calcolo distribuito, come Seti@Home per cercare forme di vita aliene, grazie ai quali vengono utilizzati i computer sparsi sulla Rete per svolgere complessi calcoli. Galaxy Zoo non chiede i pc delle persone: vuole i loro occhi e il loro cervello. Non esiste infatti un software in grado di riconoscere con precisione le galassie. Cosa che invece riesce piuttosto bene al cervello e all'occhio umano, a prescindere che siano o no quelli di un astronomo. Da qui l'idea: perché non affidare il censimento a un migliaio di volontari?
Alla portata di tutti
Un lavoro impegnativo, ma più facile del previsto. Una volta registrato sul sito di Galaxy Zoo, un tutorial online spiega velocemente come distinguere le galassie e sullo schermo del pc cominciano a scorrere le foto stellari catturate con il telescopio robot della "Sloan Digital Sky Survey", ad oggi la più estesa mappatura dell'Universo: un quarto della volta celeste, circa 200 milioni di oggetti celesti fotografati.
(Notizia aggiornata al 17 luglio 2007)