Il prossimo 28 dicembre TeamIndus, una società privata che ha sede a Bangalore (India), lancerà un razzo con a bordo una sonda che scenderà sulla Luna: da questa si staccherà un piccolo rover che, da programma, dovrebbe percorrere almeno 500 metri inviando a terra immagini ad alta risoluzione dal nostro satellite.
Se l'impresa riuscirà, TeamIndus si aggiudicherà la fetta più grande del Google Lunar XPrize, 20 milioni di dollari. Il Google Lunar XPrize vuole premiare lo sviluppo di tecnologie a basso costo per l'esplorazione robotica dello spazio. Per aggiudicarsi le varie tranche dei 30 milioni di dollari complessivi messi in palio, una società privata deve arrivare tagliare per prima questi tre traguardi: fare scendere una sonda sulla Luna; avere un rover capace di percorrere almeno 500 metri dalla sonda; trasmettere a terra immagini e video in alta definizione.
TeamIndus. La società indiana è una delle poche rimaste in lizza, insieme a SpaceIL (Israele), Moon Express (Usa), Synergy Moon (consorzio internazionale) e Hakuto (Giappone), che tuttavia al momento non hanno ancora ufficializzato una data per l'eventuale lancio.
Il rover indiano monterà macchine fotografiche costruite in Francia, che in tal modo spera di diventare la prima nazione europea ad “atterrare” sul nostro satellite con una propria tecnologia.
Alla competizione partecipava anche Team Italia, consorzio coordinato da Amalia Ercoli-Finzi, Principal Investigator responsabile dello strumento SD2, il perforatore montato sul lander Philae della missione Rosetta, fino al ritiro, dovuto a una somma di problemi - non ultimi quelli economici.
Lanciatore indiano. TeamIndus, un gruppo privato che dà lavoro a un centinaio di persone, si è già aggiudicato un premio "minore" dell'XPrize (un milione di dollari) per le "tecnologie innovative" per il lander lunare.
Anche il lanciatore della sonda sarà Made in India: il Polar Satellite Launch Vehicle, costruito dalla Isro (Indian Space Research Organisation) e già utilizzato più volte con successo.
Dopo il lancio il vettore compirà un paio di rivoluzioni attorno alla Terra per poi iniziare il viaggio verso la Luna, dove, dopo un paio di orbite, la sonda inizierà la discesa. Oltre al rover, la sonda porterà un esperimento scientifico realizzato da un gruppo di studenti, scelto tra oltre 3000 inviati alla società.
Il costo totale della missione dovrebbe aggirarsi attorno ai 60 milioni di dollari, che in parte potrebbero essere recuperati dal premio - se riuscirà a vincerlo - e in parte dai proventi derivati dalla vendita delle tecnologie sviluppate per il progetto.
Colpo doppio. La sonda dovrebbe atterrare nel Mare Imbrium (o Mare delle Piogge), un'immensa area pianeggiante, di facile approccio per un allunaggio.
I ricercatori di TeamIndus hanno già fatto sapere che questa tecnologia, se avrà successo, verrà messa a disposizione anche per Chandrayann-2, missione che Isro vorrebbe avviare nel 2018. Anche questa dovrebbe portare sul nostro satellite una sonda e un rover, con un nutrito carico di strumentazione scientifica.