Una piccola meteorite dopo avere attraversato il tetto di un edificio di due piani è finita sul pavimento dell’ambulatorio del Dott. Frank Ciampi, un medico di Medicina Generale di Lorton (Virginia, USA), senza fortunatamente colpire nessuno. La meteorite, delle dimensioni di un pugno e del peso di circa 300 grammi, dopo aver attraversato il tetto dello stabile e una controsoffittatura, si è fermata sul pavimento della stanza al secondo piano in cui il medico stava visitando un paziente.
Linda Welzenbach, responsabile della collezione di meteoriti dello Smithsonian National Museum of Natural History di Washington (D.C) , dopo averlo esaminato, ha confermato che l'oggetto è davvero una meteorite proveniente dallo spazio esterno.
I frammenti, parzialmente ricomposti, della meteorite che è “atterrata” sul pavimento di uno studio medico dopo avere attraversato il tetto dell’edificio.
Pur essendo di piccole dimensioni, la roccia spaziale ha prodotto un ampio foro nel soffitto e si stima che la sua velocità al momento dell’impatto con il tetto fosse intorno ai 300 km/h. L’impatto con il pavimento ha provocato la frammentazione in più pezzi della meteorite.
Alcune persone presenti nella zona hanno sentito un rumore simile ad un forte fruscio seguito poi da un colpo sordo coincidente con il momento dell’impatto, mentre altre più distanti hanno osservato un bolide brillantissimo attraversare il cielo seguito da una persistente scia di fumo.
Un’infermiera, che lavora nell’ambulatorio e sposata con un geologo, ha subito riconosciuto la natura della “pietra”. Da un’analisi preliminare, la meteorite sembra essere una condrite ordinaria (circa il 74% delle meteoriti che cadono sulla Terra sono condriti ordinarie) con un interno di colore grigiastro e ricoperto dalla cosiddetta “crosta di fusione”, un sottile strato dello spessore dell’ordine del millimetro prodotto dal riscaldamento subito per attrito nell’attraversare l’atmosfera terrestre. Questi oggetti, che incontrano il nostro pianeta a velocità relative dell’ordine delle decine di chilometri al secondo, impiegano pochi secondi ad attraversare l’atmosfera, per cui il calore, prodotto dall’attrito con l’aria, non fa in tempo a propagarsi verso l’interno della meteorite, interessando soltanto la sua parte superficiale.
Si tratta della quarta meteorite vista cadere in Virginia. Il primo caso fu segnalato nel 1878, mentre il più recente nel 1924.
La cosa curiosa è che lo studio del Dott. Ciampi si trova a solo una ventina di chilometri a sud dello Smithsonian National Museum di Washington, dove è conservata una delle più ricche collezioni di meteoriti del mondo, e dove la nuova arrivata è stata subito inviata per le analisi e molto probabilmente rimarrà per venire esposta.