Alla Nasa le stanno studiando tutte per portare l'uomo su Marte: per questa nuova, grande avventura si devono infatti risolvere numerosi problemi di non poco conto. Uno per tutti: come garantire la sopravvivenza dei pionieri sul Pianeta Rosso?
Il campo base dovrà infatti garantire agli esploratori spazi adeguati per vivere, lavorare e riposarsi, dando però riparo dal vento solare e dalle radiazioni cosmiche.
Sono state proposte numerose soluzioni, ma recentemente la Nasa ha manifestato particolare interesse verso le case di ghiaccio.
Massima protezione. Non sono igloo da costruire in loco, ma cupole gonfiabili che, nella parte più esterna, sarebbero costituite da un'intercapedine riempita di ghiaccio: un "isolamento" che pare adeguato a proteggere gli astronauti dalle radiazioni ad alta energia e dalle temperature estreme di Marte.
L’idrogeno che compone le molecole dell’acqua è infatti molto efficiente per schermare le radiazioni, ma la soluzione attualmente al vaglio ha, oltre a questo, diversi punti di forza, illustrati da Kevin Vipavetz, del centro ricerche Langley della NASA, in Virginia.
Mars Ice Home è il nome di ciò che potrebbe essere la prima abitazione dell'uomo su Marte: un gonfiabile di dimensioni tali da contenere i laboratori e gli ambienti necessari alla permanenza sul Pianeta Rosso, con una intercapedine da riempire di acqua liquida, che alle temperature di Marte diventa ghiaccio. Tra l’altro, l'intercapedine di ghiaccio lascerebbe passare luce e gli astronauti godrebbero di maggiore comfort psicologico, elemento di non poco conto per i pionieri.
Questo progetto permetterebbe, in modo relativamente facile, di avere numerosi ambienti sulla superficie del pianeta senza dover ricorrere ai tunnel di lava sotterranei, come proposto da altre soluzioni.
Facile da montare. Stando ai progettisti, all’interno della struttura sarà possibile iniettare anidride carbonica (il composto principale dell’atmosfera di Marte), e questo permetterebbe di riscaldare più facilmente l'ambiente, grazie all’effetto serra. «La Mars Ice Home è leggera», sottolinea Vipavetz, «è facilmente trasportabile e può essere predisposta da robot prima che arrivi l’equipaggio»: se diventerà il progetto ufficiale, la struttura potrebbe infatti essere montata nell'arco di un anno, pronta e in attesa dei primi quattro pionieri.