Se una colonia di esseri umani dovesse stabilirsi sulla Luna, progetto di cui si comincia di nuovo a parlare dopo anni in cui l’interesse verso il nostro satellite era sopito, a intralciare i piani potrebbe essere la polvere lunare. Uno studio ha dimostrato che è piuttosto tossica e dannosa per la salute.
Polvere quasi extra-terrestre. I ricercatori che hanno esaminato la questione, un gruppo dell’Università della Stony Brook University di New York, non si sono serviti per i loro esperimenti di polveri lunari, ma di un analogo terrestre che dovrebbe essere molto somigliante: polveri di ceneri vulcaniche dell’Arizona e frammenti di lava provenienti dal Colorado.
Anche la polvere lunare infatti è formata dai resti di magma e lava frantumati dall’impatto con i meteoriti. In più, questi detriti sono fortemente carichi di elettricità statica. Lo scopo era studiare se queste polveri producessero danni particolari e mutazioni al Dna, testando il loro effetto su cellule in coltura, in particolare su tessuto di polmone umano e di cervello di topo. Gli effetti ci sono stati, e assai più netti del previsto: la polvere simil-lunare abbastanza sottile da essere inalata ha ucciso il 90 per cento delle cellule polmonari, e ha prodotto pesanti danni al DNA dei neuroni di topo.
Febbre da fieno spaziale. Già gli astronauti delle missioni Apollo si erano accorti di quanto fosse fastidiosa la polvere dalla Luna. Alcuni di loro si erano lamentati di una sorta di reazione allergica, con starnuti e lacrimazione, dopo che il pulviscolo sottilissimo rimasto attaccato alle tute spaziali era stato sparso all’interno dei veicoli. Harrison Schmitt, astronauta dell'Apollo 17 in missione sulla Luna nel dicembre 1972, l’aveva definita “febbre da fieno lunare”.
Non è certo il primo problema a cui pensare, ma tra tanti aspetti insoliti da valutare nella pianificazione di esplorazioni extra-terrestri, ci sarà da considerare anche come risolvere il rischio-polvere.