Un pianeta extrasolare scoperto recentemente, che orbita attorno alla sua stella in meno di un giorno, sembra essere prossimo alla sua fine. Il pianeta, denominato WASP-18b (WASP è l’acronimo di Wide Angle Search for Planets, un programma di ricerca di pianeti extrasolari gestito da un gruppo di università inglesi), appartiene alla categoria dei cosiddetti “Giovi caldi”, oggetti con masse circa dieci volte superiori a quella del gigante del Sistema Solare, ma che orbitano a brevissima distanza dalla stella compagna. Quando alcuni anni fa vennero individuati i primi corpi celesti appartenenti a questa categoria, si trattò di una vera sorpresa, ma da allora la scoperta di oggetti di questo genere è diventata un fatto relativamente comune.
Immagine artistica in un pianeta extrasolare appartenente alla categoria dei cosiddetti “Giovi caldi”.
WASP-18b è uno dei due esopianeti, tra i quasi 400 finora conosciuti, il cui periodo orbitale è inferiore a un giorno terrestre (per l’esattezza 22 ore e 34 minuti). L’estrema vicinanza alla stella fa sì che il pianeta sia soggetto a i dei fortissimi effetti mareali che deformano continuamente la sua forma. Se la velocità orbitale di WASP-18b è superiore a quella di rotazione della stella attorno al proprio asse, le interazioni mareali lo faranno avvicinare a questa in tempi relativamente brevi, viceversa tenderà ad allontanarsi (come è il caso della Luna rispetto alla Terra).
Dall’analisi dei dati raccolti sembra che il pianeta si stia avvicinando alla stella attorno a cui orbita, ragion per cui, se ciò verrà confermato, tra non molto tempo questo Gove caldo terminerà i suoi giorni dissolvendosi nella stella compagna. Aver scoperto un sistema di questo genere che sta attraversando una fase così particolare della sua evoluzione è statisticamente molto improbabile e sarà molto interessante seguire attentamente cosa accadrà prossimamente.
Ciò che sappiamo sul modo in cui le interazioni mareali agiscono tra una stella e un pianeta si basa sulle conoscenze che abbiamo del nostro sistema planetario e non è detto che queste siano in grado di spiegare ciò che sta accadendo a questo pianeta extrasolare. Sarà perciò di estrema importanza seguire l’evoluzione orbitale di WASP-18b, in quanto potrebbero mancare solo pochi anni alla sua drammatica fine.