Secondo un ricercatore tedesco, la più antica mappa stellare è stata tracciata su una scheggia d'avorio.
Ecco come i greci, e forse i nostri lontani antenati, vedevano la costellazione di Orione. |
Nella parte posteriore della tavoletta d'avorio ci sono incisi 86 segni; il numero, sempre secondo Rappenglueck, non è casuale, perché è il periodo di giorni di differenza tra una gravidanza media umana e la lunghezza dell'anno, ed è inoltre il numero di giorni in cui rimane visibilein cielo la stella Betelgeuse, una delle stelle di Orione. Probabilmente i nostri antenati avevano fatto un collegamento magico tra i due numeri.
(Notizia aggiornata al 25 gennaio 2003)