Spazio

Un Orione preistorico

Secondo un ricercatore tedesco, la più antica mappa stellare è stata tracciata su una scheggia d'avorio.

Un Orione preistorico
Secondo un ricercatore tedesco, la più antica mappa stellare è stata tracciata su una scheggia d'avorio.

Ecco come i greci, e forse i nostri lontani antenati, vedevano la costellazione di Orione.
Ecco come i greci, e forse i nostri lontani antenati, vedevano la costellazione di Orione.

Su una piccola scheggia di avorio, uno sconosciuto antenato ha tracciato il disegno di una delle costellazioni più famose del cielo, cioè Orione, il cacciatore. È questa la conclusione cui è giunto il paleoantropologo tedesco Michael Rappenglueck. Secondo lui, la posizione della figura umana tracciata su un piccolo pezzo di avorio di mammut, e che alcune datazioni fanno risalire a oltre 32.000, è quasi uguale all'attuale costellazione che i greci hanno chiamato Orione, da nome di un antico cacciatore ellenico. Le posizioni delle gambe e delle braccia, e la vita molto stretta sono infatti quasi identiche a quelle del gruppo di stelle che forma Orione.
Nella parte posteriore della tavoletta d'avorio ci sono incisi 86 segni; il numero, sempre secondo Rappenglueck, non è casuale, perché è il periodo di giorni di differenza tra una gravidanza media umana e la lunghezza dell'anno, ed è inoltre il numero di giorni in cui rimane visibilein cielo la stella Betelgeuse, una delle stelle di Orione. Probabilmente i nostri antenati avevano fatto un collegamento magico tra i due numeri.

(Notizia aggiornata al 25 gennaio 2003)

22 gennaio 2003
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