Una ulteriore conferma che nell’immediato sottosuolo di Marte è presente del ghiaccio d’acqua è venuta dalle immagini riprese dalla sonda della NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO). La camera ad alta risoluzione HiRISE (High Resolution Stereo Camera) ottiene immagini con risoluzioni inferiori al metro e in alcune di queste, riprese ad una latitudine compresa tra 43 e 56 gradi Nord, sono stati osservati dei piccoli crateri da impatto di recentissima formazione, con dimensioni dell’ordine della decina di metri, circondati da un alone biancastro.
Mappa con riportati i punti in cui sono stati osservati dei piccoli crateri da impatto circondati da ‘ejecta’ di ghiaccio d’acqua. A sinistra è indicato il punto in cui si trova il ‘lander’ della sonda Viking 2, che si posò su Marte nel settembre 1976.
In un primo momento non è stato possibile stabilire la natura di questo materiale, ma la scoperta di un cratere più grande con caratteristiche simili ha permesso di effettuare delle osservazioni spettroscopiche e stabilire che si tratta di ghiaccio d’acqua. La piccola struttura ha un diametro di oltre 20 metri ed è stata prodotta dall’impatto di un piccolo corpo cosmico tra il gennaio e il settembre 2008, in immagini precedenti della stessa zona riprese da MRO, infatti, non era presente alcun cratere.
Il mini-cratere è stato osservato il 1 novembre 2008 e nei mesi successivi il materiale ghiacciato espulso dall’impatto gradualmente è scomparso. Il ghiaccio d’acqua sulla superficie di Marte non si trova in condizioni di stabilità, per cui è gradualmente sublimato nella tenue atmosfera del pianeta lasciando sul suolo le tracce della polvere che era mischiata con esso. Lo spessore del ghiaccio che formava gli ejecta non doveva essere superiore a diversi centimetri e deve essere stato scavato ad una profondità non superiore a 1-2 metri.
Immagine di un piccolo cratere circondato da ‘ejecta’ costituiti da ghiaccio d’acqua. Il ghiaccio che è stato espulso al momento dell’impatto si trovava ad una profondità di non più di 1-2 metri. Ciò conferma che nell’immediato sottosuolo di Marte sono presenti abbondanti riserve di ghiaccio.
Si tratta dell’ennesima prova che su Marte a piccole profondità è presente il ghiaccio d’acqua e che in un lontano passato, molto probabilmente, l’acqua esisteva allo stato liquido, come dimostrano le tracce lasciate dal suo scorrere sulla superficie del pianeta rosso. Negli ultimi anni misure effettuate con strumenti di tipo diverso hanno mostrato l’esistenza di ghiaccio in quantità rilevanti, ma solo in due casi è stato possibile osservarlo direttamente: attorno a questo cratere da impatto e nella zona in cui alla fine dello scorso maggio si posò la sonda Phoenix (vedi post del 23 giugno 2008).