Il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) è una sonda che dal giugno 2009 è in orbita attorno alla Luna. È la prima missione del programma della NASA Vision for Space Exploration e i suoi obiettivi primari saranno di esaminare le risorse lunari, in particolare eventuali depositi di ghiaccio, e identificare possibili siti di allunaggio per le future missioni umane di esplorazione del nostro satellite.
A bordo di questa straordinaria navicella spaziale sono ospitati ben 7 strumenti scientifici che, per adesso, hanno inviato a Terra quasi 200 terabyte di dati, insieme a immagini con una risoluzione e dettagli senza precedenti. Servirebbero oltre 42.000 DVD per raccogliere tutte le immagini e i dati finora raccolti da LRO.
I dati provenienti dalla sonda includono anche immagini nell’infrarosso, mappe termiche, localizzazione dei depositi di ghiaccio d’acqua (grazie al Lyman-Alpha Mapping Project, LAMP) specialmente nelle aree più in ombra, mappe delle condizioni di illuminazione, sulle pendenze e la ruvidezza della superficie, grazie al Lunar Orbiter Laser Altimeter (LOLA), oltre a dati provenienti dal LEND (Lunar Exploration Neutron Detector) e dal Cosmic Ray Telescope for Effects of Radiation, e il Miniature Radio Frequency (mini RF).
Con i dati raccolti dallo strumento LOLA a bordo del LRO è stato possibile realizzare 3 mappe complementari della faccia vicina della Luna: a sinistra la topografia, al centro la mappa delle pendenze, mentre a destra c'è la mappa topografica della rugosità della faccia visibile del nostro satellite. Tutte e tre sono incentrate sul cratere Tycho. NASA/LRO/LOLA Science Team
L’uso combinato di tutti questi dati sta offrendo agli scienziati la migliore visione di insieme della Luna e promette di rivoluzionare il modo in cui guardiamo al nostro satellite.
Adesso, in una delle tante immagini inviate a terra da LRO è stato scoperto un cratere da impatto freschissimo di circa 1 km di diametro. Questo piccolo cratere è circondato da una bellissima raggiera di materiale eiettato al momento della collisione. Le varie zone più chiare o più scure sono dovute al materiale più fresco (e quindi più chiaro) o più vecchio (più scuro) eiettato.
Il nuovo e giovanissimo cratere da impatto scoperto in una delle tante immagini riprese dall'orbiter LRO. NASA/GSFC/Arizona State University
Questi crateri hanno un importanza rilevante nello studio della Luna in quanto “estraggono” molto materiale da sotto la superficie. Per i geologi planetari è importantissimo guardare “cosa c’è sotto”. Sarebbe molto interessante disporre di un rover o di una missione lunare che potesse scavare nei punti scelti dai geologi, in assenza di ciò, per il momento la soluzione migliore è osservare e analizzare le rocce e il terreno che vengono “scavati” dall’impatto di corpi cosmici.
Il centro del cratere. Con una risoluzione così alta come quella della camera LROC si possono facilmente notare anche massi di dimensioni di solo qualche metro. NASA/LRO/Università dell'Arizona
Per avere una panoramica di alcune delle più belle immagini della superficie lunare riprese dalla sonda LRO potete accedere al sito: http://wms.lroc.asu.edu/lroc_browse