Spazio

Un fantasma di stella antichissima

Un gruppo internazionale di astronomi ha scoperto quel che rimane dell’esplosione di una stella che si formò quasi subito dopo il Big Bang.

Guardare lontano, quasi agli inizi dell’Universo e vedere un “fantasma” di una stella da poco morta, deve essere stata una grande emozione per il gruppo di astronomi australiani e statunitensi che hanno puntato il Very Large Telescope del Cile verso una “nube” di gas che si formò circa 12 miliardi di anni fa, quando l’Universo aveva appena 1,8 miliardi di anni. La loro ricerca verrà pubblicata su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society Letters, ma è già reperibile in Internet.

La nube ha al suo interno una piccolissima percentuale di elementi pesanti, come carbonio, ossigeno e ferro. «Gli elementi pesanti non si formarono con il Big Bang, ma successivamente, dalle stelle, quando esplosero», spiega Neil Crighton del Swinburne University of Technology's Centre for Astrophysics and Supercomputing.

La Nebulosa del Granchio è il risultato dell'esplosione di una stella. E' in questa fase che si formano gli elementi che successivamente originano altre stelle

Secondo gli astronomi infatti, solo quando le prime stelle, che si formarono dopo il Big Bang, chiamate anche stelle di “Popolazione III”, esplosero come supernavae iniziarono a produrre i primi elementi pesanti diffondendoli in nubi di gas. E il fatto che la nube ne contenga così poco è indice del fatto che a formarla fu una stella primordiale.

ALLA RICERCA DI SIMILI FANTASMI. Ora è caccia aperta a nubi di gas simili, perché questo permetterà di capire molto di più della storia delle stelle più antiche. I ricercatori infatti, vogliono capire quali erano le reali percentuali degli elementi che si formavano all’atto dell’esplosione delle prime stelle e per questo vogliono avere tanti campioni di riferimento ed essere certi di osservare nubi di gas che non sono contaminate da stelle di generazione successiva. Un lavoro possibile solo con i più potenti telescopi dei nostri giorni in grado di portarci vicino alla nascita dello spazio e del tempo.

10 gennaio 2016 Luigi Bignami
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