Chandra
shuttle
buco nero supermassiccio
dalla posizione in cui si trova questo “mostro” cosmico provengono dei lampi prolungati di raggi X
flares
oggetti simili agli asteroidi che con regolarità vengono fagocitati dal buco nero, dando origine al periodico incremento di radiazione X osservato.
L'immagine, ottenuta da Chandra, mostra il centro della nostra Galassia con un buco nero supermassivo noto come Sgr A*. Utilizzando dati ottenuti nel corso di svariati anni da questo telescopio spaziale, sono stati osservati flares X con una frequenza media di circa uno al giorno. Una possibile spiegazione riguarda la presenza di un immenso numero di asteroidi e comete, strappati dalle stelle a cui erano legati. L'immagine grande a sinistra mostra una regione intorno al buco nero, dove il rosso rappresenta emissione X di bassa energia, il verde raggi X di media energia, sino a quelli più energetici rappresentati in blu. Un asteroide che si approssima ad un altro oggetto, come una stella o un pianeta, può essere perturbato spinto in un'orbita che lo dirige verso Sgr A*, come mostrato nelle 3 illustrazioni artistiche a destra. Se l'asteroide si avvicina a poco più di 150 milioni di km dal buco nero può essere distrutto dalle forze mareali del buco nero (pannello al centro). Questi frammenti dovrebbero essere vaporizzati durante il passaggio attraverso il gas caldo che fluisce nel buco nero, proprio come le meteore si scaldano quando entrano a contatto con l'atmosfera terrestre. Si produce quindi un flare di raggi X (immagine più in basso) ed i resti, eventuali, vanno ad alimentare il buco nero. (NASA/CXC/MIT)
nube di centinaia di migliaia di miliardi di piccoli corpi
Pasto vorace
Sagittarius A*
Sgr A*
Chandra
Chandra
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