Il nostro sistema planetario non manca di riservarci delle sorprese. L’ultima riguarda la scoperta di un asteroide, delle dimensioni di 2-3 km, che orbita attorno al Sole in direzione contraria (orbita retrograda) a quella dei pianeti e della stragrande parte degli altri oggetti del Sistema Solare. Ma ciò che rende quest’oggetto di particolare interesse è il fatto che è l’unico del suo genere che, secondo i calcoli orbitali preliminari, transita dal nostro pianeta ad una distanza minima di soli 15 milioni di chilometri, un decimo della distanza che separa la Terra dal Sole.
Questo strano asteroide è stato scoperto la notte del 29 aprile scorso e gli è stata assegnata la denominazione provvisoria 2009 HC82. Compie un’orbita attorno al Sole in 3,39 anni, ma la sua caratteristica peculiare è data al fatto che il piano in cui giace la sua orbita è inclinato di 155 gradi rispetto al piano dell’orbita terrestre. Ciò sta a significare che il suo moto orbitale è retrogrado. Si tratta del ventesimo asteroide, tra le centinaia di migliaia finora conosciuti, che abbia questa caratteristica, nessuno dei quali, però, passa a così breve distanza dalla Terra.
Grafico che illustra l’orbita dei quattro pianeti di tipo terrestre (Mercurio, Venere, Terra e Marte),di Giove (la più esterna) e del nuovo asteroide 2009 HC82 (in celeste), il cui moto orbitale ha una direzione opposta a quella dei pianeti e della stragrande maggioranza dei corpi del nostro sistema planetario.
Diverse comete che provengono dalla più remota periferia del Sistema Solare, la nube di Oort, hanno orbite retrograde, in quanto questo enorme inviluppo di corpi ghiacciati avvolge le regioni interne del nostro sistema planetario come in un enorme bozzolo. Questi oggetti, naturalmente, orbitano attorno al Sole, ma a causa della simmetria sferica della nube seguono percorsi orbitali con direzioni che possono essere opposte a quella diretta della totalità dei pianeti e della maggioranza degli altri corpi planetari.
2009 HC82 potrebbe quindi essere una cometa proveniente dalla nube di Oort, che in un remoto passato è stata iniettata nelle regioni interne del Sistema Solare dalle perturbazioni indotte dal passaggio ravvicinato di una stella oppure dalle forze mareali del disco galattico. A causa dei ripetuti passaggi in vicinanza del Sole i ghiacci, che rappresentavano forse l’80% della sua massa, sono sublimati, disperdendosi nello spazio interplanetario, e ciò che osserviamo adesso è un corpo asteroidale inerte formato da un agglomerato di rocce e polveri che originariamente “inquinavano” i ghiacci di cui era formata questa antichissima cometa.
Attualmente questo asteroide si trova ben al di là dell’orbita di Marte, ma periodicamente effettua dei passaggi ravvicinati, anche se a distanza di sicurezza, con il nostro pianeta.
La velocità di impatto di un asteroide tipico con la Terra è dell’ordine di una ventina di chilometri al secondo, ma nel caso di oggetti con orbite retrograde, come ad esempio 2009 HC82 o la cometa di Halley, le velocità orbitali del nostro pianeta e dell’asteroide o cometa si sommano e possono raggiungere valori superiori ai 70 km/s (circa 250.000 km/h!). Sarà interessante tenere sott’occhio quest’asteroide effettuando osservazioni spettroscopiche che potranno indicarci qual’è la sua natura.