Come gran parte degli asteroidi di cui vi diamo conto, non rappresenta un rischio per il nostro pianeta: ciò nonostante, l'orbita di 2013 TX68, un asteroide che l'8 marzo (e non il 5 come ipotizzato finora) passerà vicino alla Terra, ha una caratteristica molto interessante.
Trova l'intruso. Le ultime stime della Nasa dicono che questo masso celeste di 30 m di diametro passerà a circa 5 milioni di km da noi; potrebbe transitare più vicino, ma certamente non si spingerà oltre i 24 mila km di distanza dalla Terra. Ed è questo il parametro che salta all'occhio: 24 mila km è una distanza più "interna" rispetto a quella a cui orbitano i satelliti geostazionari, che operano a 35 mila km di altitudine.
Nessun danno. Significa che c'è la possibilità, per quanto remota, che 2013 TX68 passi più vicino di questo "anello" di satelliti - un'occorrenza che si verifica una volta ogni 10 anni per i grossi asteroidi. Le probabilità che possa colpire o danneggiare un satellite sono comunque quasi nulle (lassù c'è molto spazio, come è facile immaginare).
In prima fila. Se anche transitasse così vicino, non sarebbe certo la prima volta: ma con i moderni telescopi potremmo godere di uno spettacolo piuttosto dettagliato. Fino all'8 marzo, questi ragionamenti rimarranno pure supposizioni: non c'è modo di escludere l'eventualità di un passaggio così prossimo prima di allora.
I prossimi appuntamenti. In ogni caso, abbiamo la certezza che non ci colpirà questo mese e che, molto probabilmente, non lo farà in questo secolo. 2013 TX68 tornerà dalle nostre parti il 28 settembre 2017, con una chance su 250 milioni di colpirci. I flyby successivi saranno nel 2046 e nel 2097, e anche questi sono considerati "sicuri".