Tutto è pronto per il lancio della missione privata Polaris Dawn, prevista per il 30 agosto. Con questa missione il miliardario Jared Isaacman potrebbe scrivere una pagina di storia dell'astronautica per vari motivi (che abbiamo descritto qui), ma soprattutto per il fatto che si avventurerà nel vuoto dello Spazio.
La nuova tuta è sicura? È stato dedicato molto tempo allo sviluppo delle nuove tute per attività extraveicolari (EVA) che tutti e quattro i membri dell'equipaggio dovranno indossare. «Quella tuta diverrà la nostra astronave per diversi minuti», ha spiegato Isaacman. Le tute della NASA per le passeggiate spaziali sono sicure e ampiamente sperimentate, ma sono molto ingombranti, mentre quelle di SpaceX assomigliano più a tute da usare all'interno di una navicella.
Innovazioni. Le tute non avranno lo "zaino" per il sostentamento degli astronauti (come quelle della NASA, di Roscosmos o degli astronauti cinesi), ma saranno collegate con sistemi vitali (due cavi di ossigeno) direttamente alla Dragon: questo semplifica i movimenti. La tuta spaziale, inoltre, è dotata di un display head-up (ossia un sistema in grado di proiettare informazioni utili nel campo visivo dell'astronauta), di una telecamera sul casco e di una nuovo design che facilita la mobilità delle articolazioni, pur consentendo l'isolamento termico.
L'equipaggio. Con Isaacman ci saranno i compagni di equipaggio Scott Poteet, Sarah Gillis e Anna Menon. Poteet è un ex pilota dell'aeronautica militare, mentre Gillis e Menon sono dipendenti di SpaceX, poiché il programma Polaris, che comprenderà fino a tre voli spaziali, incluso questo, è una partnership tra Isaacman e l'azienda di Elon Musk per ampliare i confini dello Spazio ai voli commerciali.
La navicella. Resilience, questo il nome della Dragon utilizzata per il volo, è la stessa navicella spaziale su cui Isaacman ha volato per la missione Inspiration4 nel 2021, in quello che è stato il primo volo spaziale passeggeri completamente commerciale. Per quella missione orbitale, SpaceX aveva installato una finestra a cupola per offrire viste spaziali al posto del normale meccanismo di attracco di cui Dragon ha bisogno per i suoi viaggi verso la Stazione Spaziale Internazionale.
Balletto spaziale. Per questa missione, Resilience è dotata di un portellone con una serie di appigli per mani e piedi che verrà utilizzato quando Isaacman e Gillis usciranno dal Dragon. Poteet e Menon, invece, rimarranno all'interno, ma siccome Resilience non ha una camera stagna, saranno soggetti anche loro al vuoto dello Spazio.
La passeggiata spaziale è programmata per il terzo giorno della missione di cinque giorni, quando la navicella si troverà su un'orbita ellittica a circa 700 chilometri di quota.
L'evento, trasmesso in diretta, dovrebbe durare meno di due ore. «Quando saremo fuori, utilizzeremo vari attrezzi per la mobilità progettati dal team SpaceX e forse, agli occhi dei telespettatori, sembrerà che staremo facendo una specie di danza», ha detto Isaacman. «Ma il compito sarà quello di realizzare una serie di test sulla tute e restituirle agli ingegneri per apportare le migliorie necessarie».
Aggrappati nel vuoto. La struttura di supporto alla mobilità a cui fa riferimento Isaacman si chiama Skywalker, un oggetto esterno al portellone che i due useranno per completare le loro manovre in sicurezza, senza fluttuare liberamente. Quando gli è stato chiesto perché non avrebbe fatto un "volo" staccandosi completamente dalla Dragon, come fece l'astronauta della NASA Ed White il 3 giugno 1964, sulla Gemini 4, Isaacman ha detto che la sicurezza è la cosa più importante e che le mani o i piedi saranno appesi allo Skywalker in ogni momento dell'EVA.
Gli obiettivi ambiziosi di questa missione, tuttavia, la rendono anche pericolosa. «Mentre tutti i membri dell'equipaggio sono estremamente capaci e sono stati ben addestrati per ogni evenienza, non ci sono astronauti professionisti a bordo per dare consigli. È anche il primo volo spaziale per tre dei quattro membri dell'equipaggio», ha spiegato Simonetta di Pippo, Direttrice dello Space Economy Evolution Lab dell'Università Bocconi di Milano.
Il ritorno alla normalità. Una volta completate una serie di manovre, la navicella spaziale è progettata per ripressurizzarsi con un'atmosfera respirabile. Se qualcosa dovesse andare storto con la ripressurizzazione, le tute EVA sarebbero le scialuppe di salvataggio del quartetto in un viaggio anticipato di ritorno a casa. «SpaceX ha messo a punto tutti i piani di risposta alle emergenze che ha potuto concepire. I pericoli ci sono, ma siamo pronti a ogni evenienza», ha affermato Gillis.